I consiglieri comunali Pd Francesco Mingolla, Fernando Orsini, Alessandro Pastore e Rosanna Saracino hanno presentato al sindaco Molfetta una interrogazione a risposta scritta per sapere da quale atto amministrativo si evince il conferimento di un incarico al dott. Colucci Carluccio che in data 4 febbraio ha relazionato su Piazza Commestibili presso l’auditorium del Castello.
“Esiste un formale provvedimento di incarico e/o nomina del dott. Antonio Colucci Carluccio che ne legittimi la presenza all’attività amministrativa del Comune di Mesagne? E laddove esista un formale provvedimento di incarico e/o nomina, quali sono i criteri che ne hanno determinato la scelta e quali sono i compiti e gli obiettivi attribuiti al menzionato dott. Colucci Carluccio; se la natura dell’incarico (se concretamente esistente) legittimi il dott. Colucci Carluccio alla conoscenza e trattamento di dati sensibili afferenti a procedimenti amministrativi. Ove invece, come pare, non sussista un formale provvedimento di incarico e/o nomina, se non ritiene che l’attività di consulenza demandata al dott. Colucci Carluccio e l’illustrazione pubblica da parte dello stesso della “bozza di bando su Piazza Commestibili”, sia palesemente illegittima ed assunta in spregio alla normativa legislativa e regolamentare vigente, nonché alla unanime giurisprudenza amministrativa e contabile”.
I quattro rappresentanti del Pd Hanno chiesto al Sindaco “se non ritiene, pertanto, di procedere, rebus sic stantibus, alla “revoca” di ogni attività demandata al dott. Colucci Carluccio e, comunque, di sospendere ogni prestazione di consulenza, come esperto per la pratica “Piazza Commestibili”, da parte dello stesso; se non ritiene che l’aver demandato, peraltro in modo illegittimo (ove effettivamente non sussistente alcun formale atto di incarico e/o nomina) l’attività connessa alla bozza di “bando per Piazza Commestibili”, abbia rappresentato una ‘mortificazione’ professionale per le risorse umane, in particolare per i competenti Responsabili di Servizio dell’Ente; il numero, i nomi e le mansioni affidate agli altri componenti del «pool di lavoro» di cui ha fatto cenno l’assessore Marotta nel suo intervento all’iniziativa pubblica menzionata”.