“Le sofferenze ed i disagi dei nuclei famigliari allontananti in misura cautelativa dalle loro abitazioni e dalle loro attività nella piccola zona di centro storico sottoposta a rischio dissesto sono in cima alle mie preoccupazioni ogni attimo della giornata e fino a quando tutto tornerà alla normalità”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti (nella foto) ad appena un mese da quelle ore difficili quando nel centro storico si notarono i primi problemi di staticità delle abitazioni. “In queste settimane – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo cerato di essere sufficientemente prudenti senza provocare eccessivi allarmismi, cercando un equilibrio tra l’esigenza di mettere in sicurezza la porzione di territorio coinvolta e quella di evitare superflue e dannose espansioni del fenomeno, anche solo di carattere emotivo”. Scoditti, quindi, fa un elenco dei provvedimenti presi. “In concorso con gli Enti preposti e in particolare la Protezione Civile regionale, abbiamo predisposto un piano di monitoraggio e verifica per una diagnosi la più precisa possibile dello stato di fatto e dei rischi eventuali conseguenti. A tal fine i tecnici comunali, che ringrazio per l’assoluta dedizione, hanno giorno per giorno tenuto sotto controllo le fessurazioni che in alcune abitazioni si erano improvvisamente manifestate, rassicurandomi sulla stazionarietà della situazione. Ma non era sufficiente questo dato, pur rassicurante, se non accompagnato da una ricognizione dello stato del sottosuolo alla ricerca di eventuali cavità o dissesti. Per questa ragione abbiamo commissionato un intervento di ricognizione geologica, affidandoci ad un Istituto di Ricerca del CNR di Lecce. Questi tecnici specializzati sono entrati in ogni abitazione, senza oneri per i cittadini, e attraverso il geo-radar ed il geo-elettrico hanno “letto” lo stato del sottosuolo dove poggiano i pavimenti delle case dei nostri concittadini sgomberati e soprattutto dove fondano le pareti perimetrali delle abitazioni stesse”. I risultati di questa lettura non sono immediati, hanno bisogno di una elaborazione puntuale e saranno consegnati nei prossimi giorni. Solo allora si potranno dire parole più precise se esistono o meno le condizioni per un rientro sicuro dei nuclei famigliari.
Continua il Sindaco: “Tra i disagi che abbiamo cercato di contenere con sistemazioni soddisfacenti e costantemente monitorate, non è sfuggita alla mia, e nostra attenzione, la particolare difficoltà di una attività commerciale bruscamente interrotta. Per i suoi evidenti risvolti economici ma anche per l’incalcolabile danno sulla serenità delle persone sprofondate in una grave situazione di incertezza rispetto all’immediato futuro. In più occasioni abbiamo provato a manifestare agli interessati la nostra vicinanza e comunicato che stiamo accelerando tutti i nostri atti per giungere al più presto, come ho prima sintetizzato, alla determinazione dell’entità dell’eventuale dissesto per poter prendere decisioni adeguate. La nostra speranza è che la gravità del rischio possa essere responsabilmente contenuta e che tutti possano tornare nelle loro abitazioni e attività. Consapevoli come siamo che a quel punto dovrà essere gestita al meglio la difficile partita dei danni provocati dai sommovimenti di fine gennaio ma almeno sufficientemente sicuri che non esistano pericoli ulteriori”.
Il sindaco Scoditti sui disagi del centro storico
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