Il sindaco Franco Scoditti (nella foto) risponde al comunicato stampa del Movimento politico ProgettiAmo Mesagne” che aveva ripreso la nostra notizia “Messapia archeologia e vino. La rete dei centri storici tra colture di eccellenza” che ha visto i Comuni di San Pancrazio Salentino, Cellino S. Marco, Erchie, Latiano, Oria, San Donaci, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa Susanna ottenere un finanziamento di 5.670.000 euro. Il Sindaco ritiene che questa sia una “non notizia”. Poi, magari, ci spiegherà quali sono le notizie. Aggiunge, inoltre, che la notizia l’abbiamo data in maniera generica e senza spiegarne le motivazioni. In verità noi ci aspettavamo che le motivazioni per cui Mesagne non riesce ad attingere finanziamenti per recuperare il nostro centro storico come fanno altri Comuni limitrofi ce l’avesse fornite lui. Ma, ahimè, di tutto questo non c’è traccia. Per quanto riguarda infine lo scontro e il dibattito politico, di come la minoranza fa opposizione, noi non ci occupiamo. Sta ai lettori giudicare e farsi un giudizio.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa del sindaco Franco Scoditti.
“Nella maggior parte dei casi evito di commentare a mezzo stampa, le diverse e legittime posizioni dei numerosi movimenti ed esponenti politici locali. Il motivo è da ricondurre esclusivamente al fatto che il primo cittadino non può controbattere su ogni questione di ordinaria polemica comunitaria. Ma, questa volta, è il caso di replicare a quanto scritto dal Movimento “Progettiamo Mesagne” relativamente alla notizia dei finanziamenti persi per il progetto “Messapia archeologia e vino”. La notizia, battuta su un giornale online, è innanzitutto una “non-notizia” visto che riporta il dato dei comuni beneficiari del finanziamento, l’ammontare dei fondi, parla dell’assenza di Mesagne in maniera generica senza spiegarne le motivazioni.
Progettiamo Mesagne riprende la notizia e, come ormai salutare abitudine, ne plasma il contenuto a proprio piacimento senza preoccuparsi di verificare, cercare informazioni, valutare i diversi aspetti legati ad uno specifico iter amministrativo. Senza addirittura andare alla ricerca della data di emissione del bando regionale e della sua scadenza. La fretta di monopolizzare la posta dei giornalisti e di lanciare contumelie contro l’Amministrazione non ha permesso agli esponenti del movimento di approfondire la questione. Maggiore cautela, che di questi tempi aiuterebbe le nuove leve della futura e autoreferenziale classe politica che si propone di amministrare Mesagne, avrebbe permesso di scoprire che il bando è datato 2009, quando il sottoscritto non sedeva sulla poltrona di Sindaco. Potevano partecipare i Comuni superiori a 20.000 abitanti con singoli progetti, mentre per i comuni inferiori a 20.000 abitanti era previsto l’obbligo di associarsi. L’Amministrazione in carica all’epoca era di centrodestra e presentò schede progettuali che non ebbero alcun seguito nella valutazione complessiva dell’Area Vasta. Il senso di questa risposta sta tutto nel significato che, insieme, vogliamo dare al termine responsabilità, così tanto abusato da non riuscire più a coglierne lo spirito. Oggi pare che sia più edificante ottenere un impatto mediatico forte attraverso l’individuazione, talvolta ossessionante, delle responsabilità amministrative. Ma il gioco delle parti prevede che le regole siano rispettate anche da coloro che non amministrano. Una regola fondamentale, a mio modesto parere, riguarda la verità dei fatti e la responsabilità di documentarsi preventivamente per fornire ai cittadini informazioni oggettive (se si è in grado di acquisirle), depurate da condizionamenti propagandistici.
Delle due l’una: o Progettiamo Mesagne, i cui esponenti all’epoca appoggiavano l’amministrazione di centrodestra, erano perfettamente a conoscenza della situazione e hanno taciuto le responsabilità passate addebitandole all’attuale governo (che, invece, nell’ambito della stessa misura del bando è riuscita ad ottenere un finanziamento di oltre 1 milione di euro per Piazza Commestibili), oppure pecca di superficialità e approssimazione. E con queste premesse vi proponete per governare la città? “.
Il sindaco Scoditti sulla polemica finanziamenti
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