“E’ stato il figlio” di Daniele Ciprì, con Toni Servillo, il film girato a Brindisi, Mesagne e San Pancrazio, è in concorso a Venezia. La pellicola è stata interamente girata in Puglia, tra Brindisi, Mesagne e San Pancrazio.
Daniele Ciprì, il regista siciliano, che porta al Lido il primo titolo italiano in corsa per il Leone d’oro – spiega che questo film, tratto dal romanzo di Roberto Alajmo (Mondadori), é una storia vera, realmente accaduta in Sicilia, ma che avrebbe potuto verificarsi in qualunque altra parte d’Italia. E’ una tragedia greca che vira in tragedia dell’assurdo. Una storia che è un po’ uno specchio del mondo contemporaneo, ma che sembra anche una tragedia greca. Il grottesco – continua Ciprì – mi serviva per raccontare questa storia veramente tragica, ma che, ripeto, è uno specchio della realtà”.
Per l’autore di Cinico tv, ‘E’ stato il figliò “é anche un lavoro che racconta come quel benessere che dovrebbe portare il bene invece porta l’esatto contrario. I soldi spaccano le famiglie. Io non ho corso questo rischio perché vengo da una famiglia povera, ma si vede quello che sta succedendo oggi in Italia con la crisi: siamo ritornati agli scippi, ritornano le rapine e poi con i soldi si va a giocare a gratta e vinci”.
Sulla scelta di girare in Puglia, specifica che ormai di Palermo gli sembrava di avere un po’ detto tutto, è come se non avesse più molto da raccontare ecco perché ha preferito girare in Puglia, conservando le atmosfere siciliane.
Ciprì ci tiene a sottolineare l’accoglienza ricevuta in Puglia, in terra di Brindisi, e lo straordinario apporto dell’Apulia Film Commission e la bravura del location manager Fabio Marini, che grazie al suo lavoro particolare, ha dimostrato ancora una volta la capacità pugliese di scegliere luoghi che possono essere coetenti con la sceneggiatura ovunque essa sia ambientata.