Alla presenza dei più alti rappresentanti civili e militari del territorio ieri è stato inaugurata a Mesagne, presso Masseria Canali, l’Assemblea nazionale di “Cooperare con Libera Terra”, sodalizio che raccoglie imprese di servizi a supporto del lavoro di Libera. Il Sindaco Pompeo Molfetta ha ricordato il grande lavoro che si è fatto e si continua a fare a Masseria Canali, e la necessità di “non lasciare soli i sindaci nella gestione di questo importante patrimonio della cultura della legalità quali i beni confiscati”. Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Questo è un luogo simbolico ed è un posto storico della mia vita, perché il giovane pubblico ministero che molti anni fa confiscò questa masseria al cassiere della sacra corona unita sono io – ha ricordato Emiliano -. Qui insieme a Libera fu concepito un passaggio fondamentale anche nella giurisprudenza. Fu la prima procedura di prevenzione nella quale riuscimmo a convincere la Cassazione che la norma consentiva il sequestro non solo dei beni acquisiti con capitale mafioso ma anche dei beni migliorati utilizzando capitale mafioso. Quello fu un passaggio giurisprudenziale molto rilevante che premiò la procura di Brindisi della quale facevo parte a quell’epoca. Questa masseria infatti fu confiscata perché, soprattutto i vigneti, furono migliorati moltissimo con capitale di origine criminale. Quello fatto insieme a Libera è un processo civile, legislativo, operativo, investigativo, che però ha sempre coinvolto il popolo, la gente”. E ha continuato: “L’insegnamento di don Luigi Ciotti, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è quello di non isolare i magistrati in una logica puramente giudiziaria, ma di far comprendere il significato della lotta alla mafia anche a chi lavora, alle imprese, agli studenti. La grande rivoluzione pugliese nella lotta alla mafia è dovuta anche alla straordinaria capacità che abbiamo avuto noi pugliesi di interpretare questo sistema complessivo, fatto di repressione e prevenzione ma anche di antimafia sociale. Oggi ci siamo concessi una giornata per fare il bilancio di quello che abbiamo fatto e dobbiamo fare in futuro coinvolgendo le nuove generazioni”, ha detto ancora il governatore della Puglia. “Per me è un giorno importantissimo – ha concluso il Presidente Emiliano – perché riesco a vedere nell’arco della mia vita la chiusura di un cerchio tra il momento repressivo, nel quale molte persone furono arrestate e furono sottratti loro beni migliorati attraverso l’utilizzo di capitale mafioso, e adesso vedo Libera Terra che gestisce questo luogo nella legalità. Tutto questo impedisce alla comunità di pensare alla lotta alla mafia come uno spreco di risorse. Impedisce alla mafia di poter dire di essere un soggetto economico vantaggioso per la comunità. E soprattutto mi consente, come mi è successo con orgoglio a Verona al Vinitaly, di poter bere il vino dei vigneti che furono impiantati tanti anni fa con capitale mafioso e che adesso invece vengono utilizzati dalla cooperativa che gestisce questa masseria. Poter dire all’Italia intera che in Puglia questo cerchio virtuoso si è chiuso è un fatto che mi riempire di orgoglio e felicità e dà un senso ad una vita intera”.
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