Una pattuglia della Polizia Locale ha individuato in contrada Verardi, a circa 5 km dalla città sulla provinciale 74 Mesagne-San Pancrazio, un incendio di diversi tubi in plastica ammucchiati tra loro, probabilmente vecchio materiale per irrigazione. Giunti sul posto, gli agenti hanno chiesto l’intervento dei volontari del Ser, Servizio Emergenza Radio, e dei tecnici del Dipartimento di prevenzione della locale Asl ed hanno identificato O.C., uomo di anni 63 residente a Oria responsabile della società agricola affittuaria delle terre in questione. L’agricoltore pur dichiarando di non essere l’autore materiale dell’incendio, non ha saputo motivare agli agenti perché non si fosse attivato a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e delle autorità di pubblica sicurezza considerato il grave pericolo per gli avventori e le colture della zona. Gli agenti hanno riconosciuto lo stesso individuo come il responsabile, alcuni anni fa, dell’interramento e dello smaltimento di rifiuti nel medesimo terreno, fatti che furono segnalati alla Procura della Repubblica; memoria storica in seguito confermata dalla documentazione conservata presso l’archivio del Comando di Polizia Locale. L’uomo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Brindisi per violazione degli articoli 334 e 335 del codice penale «violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro», art. 256-bis d. lgs. 152/06 «combustione illecita di rifiuti contenete materiale in polietilene» e art. 674 «immissione in atmosfera di fumi nocivi».
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E niente multa? Anche nella pesante! Purtroppo questo è un malcostume di molti agricoltori che bruciano o tritano i tubi di irrigazione con gli aratri. E pensare che è la loro stessa terra. Significa proprio essere ignoranti verso l’ambiente, la collettività. Le associazioni di categoria dovrebbero fare formazione, le autorità le multe, i cittadini denunciare.