Uno schianto violento contro i pali della segnaletica e poi la caduta rovinosa sull’asfalto rovente, a causa di un cane sbucato all’improvviso dalle campagne. Molta paura ma per fortuna solo escoriazioni e traumi non gravi per C.R., operaio torrese di 42 anni, che ha perso il controllo del suo scooterone mentre viaggiava, attorno alle nove di ieri mattina, sulla provinciale che collega Mesagne a Torre Santa Susanna. Nel momento in cui s’immetteva sul noto curvone a circa sei chilometri da Mesagne, in contrada Sferracavalli, scenario di molti altri incidenti, il centauro s’è trovato davanti l’animale che ha investito in pieno, non avendo avuto il tempo di frenare. L’impatto ha provocato la morte del quadrupede e il conseguente sbandamento della moto, che ha terminato la corsa contro il segnale a bande bianche e nere che indica l’inizio della curva. Il casco che teneva allacciato è volato a qualche metro di distanza e il poveretto è carambolato sul selciato. All’arrivo dei soccorsi le condizioni del torrese, sposato e padre di un bimba, sono apparse più gravi di quanto si è poi rivelato. L’uomo perdeva sangue a causa delle numerose escoriazioni provocate dallo sfregamento sull’asfalto, ma una volta a bordo dell’ambulanza le funzioni vitali non hanno mostrato criticità. Sul posto è accorso il fratello che ha cercato di rassicurarlo prima che il mezzo di soccorso lo trasportasse all’ospedale “Antonio Perrino” di Brindisi, dove è stato ricoverato per accertamenti. I carabinieri della stazione di Torre Santa Susanna hanno compiuto i rilievi di rito per ricostruire la precisa dinamica del sinistro, coadiuvati dalla polizia municipale che ha regolato il traffico. Sul luogo dell’incidente è giunto il veterinario responsabile dell’Unità operativa provinciale randagismo, per verificare se il cane che ha provocato il sinistro fosse provvisto di microchip. Sebbene l’animale si presentasse ben tenuto, prova che probabilmente non si trattava di un randagio, il veterinario in seguito a un’accurata ispezione non ha riscontrato la presenza di alcun segno identificativo. Il responsabile dell’unità randagismo ha spiegato che bisognerebbe sollecitare i proprietari di cani a un maggior controllo sugli stessi e a dotarli sempre di microchip. Per quanto riguarda i cani randagi presenti sul territorio, ha precisato che le ultime massicce campagne di sterilizzazione delle cagne hanno determinato una drastica riduzione del fenomeno. Il problema da risolvere, ha precisato il veterinario, riguarda l’aspetto della responsabilità. Chi possiede un cane dev’essere consapevole delle conseguenze giuridiche che ne conseguono. Pertanto, si rende irrinunciabile la sorveglianza specie per chi risiede nelle vicinanze di strade provinciali e statali, dove i veicoli transitano a notevole velocità. La carcassa del cane, dal folto manto chiaro, è stata rimossa dai vigili urbani che si occuperanno dello smaltimento. Il selciato è stato ripulito dalle copiose macchie di sangue e dai detriti, mentre la moto incidentata è stata trasportata dal carro attrezzi in un deposito di Torre Santa Susanna. Sul luogo dell’incidente il traffico è stato ripristinato regolarmente attorno alle 10 e 30. Non si è trattato del primo caso di incidenti causati dall’attraversamento improvviso di animali selvatici. Per questo le forze dell’ordine invitano gli automobilisti a una maggiore prudenza, specie in prossimità di dossi e curve, dove la scarsa visibilità potrebbe risultare fatale se non si rispettano le norme del Codice della strada.
Incidente mesagne torre per causa di un cane
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