Ha fatto bene il Sindaco di Mesagne a chiedere alla Asl Brindisi, tramite la conferenza dei sindaci, che sia organizzato un incontro con gli estensori dello studio affinché siano forniti maggiori dettagli sui dati pubblicati. “Riteniamo – sostiene Mesagne Bene Comune -, che anche la cittadinanza debba essere informata e soprattutto che debbano essere disposte ulteriori indagini”. Dai grafici che illustrano i livelli socio-economici nei singoli Comuni inclusi a complemento dello studio, si osserva per Mesagne la prevalenza dei colori relativi alle classi sociali medie e basse, secondo la classificazione adottata dagli autori dello studio. “Sarebbe interessante che si approfondisse questo dettaglio in rapporto agli altri Comuni studiati e agli altri dati emersi”, aggiungono gli aderenti all’associazione mesagnese. Che conclude: “Si tratta di una correlazione, quella tra morbilità/mortalità e condizione economica, che, se confermata, non potrà che aprire ulteriori riflessioni. Bisognerà chiedersi in che misura l’alto tasso di povertà sia la pesante eredità storica dei decenni più recenti, una storia segnata dalla nascita e dalla crescita della criminalità organizzata e da profonde trasformazioni economiche, con l’arresto, o comunque il forte ridimensionamento, di quello sviluppo industriale che aveva dato lavoro a tanti mesagnesi. Si dovrà comprendere quale sia il divario tra le condizioni socio-economiche più elevate e quelle più basse, un divario che molto probabilmente si paga in termini di perdita di salute. Chiediamo pertanto che un approfondimento specifico dello studio epidemiologico della Regione Puglia sia condotto con gli autori dello stesso proprio su Mesagne ed a Mesagne, attraverso un percorso di conoscenza partecipato, che a cominciare dai cittadini attivi coinvolga tutta la popolazione. Sebbene sia poco probabile che i cittadini mesagnesi siano particolarmente esposti agli inquinanti industriali, dobbiamo evidenziare che qualche mese fa una simulazione dell’Arpa Puglia sulla dispersione degli inquinanti atmosferici aveva fatto registrare proprio a Mesagne concentrazioni elevate di alcuni di questi, con valori prossimi a quelli rilevabili a Taranto. Non ci risulta che alla pubblicazione di quella simulazione siano seguiti degli approfondimenti con misurazioni sul campo per verificare se i risultati del modello avessero un riscontro nella realtà”.
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