Insieme a tanti amici abbiamo sentito “L’odore della povertà” di Bruno Mitrugno (sotto nella foto), 69 anni, mesagnese trapiantato a Brindisi. Direttore della Caritas Diocesana, fu nominato dall’arcivescovo Todisco succedendo a don Elio Antelmi il 15 dicembre 1994 sino al maggio 2009 quando, per motivi di salute, rassegnò le dimissioni. Nominato Direttore Emerito della Caritas, ebbe da Papa Benedetto XVI l’Onorificienza Pontificia di Cavaliere di San Silvestro. Sempre quell’anno fu premiato con la Palma d’oro mesagnese “per la sua instancabile attività di impegno sociale a sostegno ed accoglienza delle persone bisognose proveniente da ogni angolo della terra”.
Bruno racconta l’impegno profuso dalla Caritas di Brindisi dalla sua nascita, il 1972, fino ai primi anni del Duemila. Il racconto del cammino fatto dalla Chiesa Diocesana in quegli anni “perché – ha scritto – non si può avere un futuro se non si ha memoria del passato”.
Bruno Mitrugno, assieme ad Annamaria Castrignanò, iniziarono il loro cammino di aiuto alle famiglie bisognose che vivevano in condizioni di estremo disagio nelle campagne, coinvolgendo altri amici Giuseppe Massaro, Maria Albonico, M. Antonietta Guadalupi, Liliana Amoruso, Pietro Scatigna, Giuseppe Montanaro, Marcella Mele, Mary Rossetti, Anna Caiulo, Matilde Mastro, ecc. La loro attenzione fu verso le forme più estreme di povertà. Divennero punto di riferimento per le famiglie dell’ex Collegio Tommaseo. Nel 1979 promossero la giornata a favore dei profughi del Vietnam del Sud, con il Gruppo Abele diedero vita alla “Università della strada” per coinvolgere sul campo altri giovani. Un bel pezzo di strada lo percorsero con il gruppo Amici di Laisamis, con don Donato Panna e don Fernando Paladini. Nel 1980 l’impegno a favore delle popolazioni della Campania e della Basilicata sconvolte dal terremoto del 23 novembre; la lunga notte degli Albanesi nel 1990, la guerra nell’ex Jugoslavia, l’incontro con don Oreste Benzi della Comunità Papa Giovanni XXIII; l’accoglienza durante l’estate dei ragazzi albanesi, il Convegno ecclesiastico di Palermo (1995) dove incontrarono il cardinale Martini, il dramma della nave Kater i Rades dove morirono 81 persone, il campo di accoglienza predisposto a Valona nella Pasqua del 1977 e la nascita della casa di accoglienza Betania. A Mesagne nella Chiesa Matrice organizzarono il Convegno unitario (29 gennaio 2005) e tre anni dopo, nel 26 gennaio 2008, nella Parrocchia della SS. Annunziata “Il giubileo con i poveri” e degli Amministratori. Quindici anni in prima linea, di impegno per la remissione del debito dei poveri (2000) e la raccolta di circa 100 mila euro, l’incontro con don Luigi Ciootti (2003), l’incontro con i profughi eritrei e il progetto “Mai più schiave”.
Insieme a tanti amici abbiamo sentito “L’odore della povertà”: un lungo cammino di fede, quaranta anni ricco di emozioni. Si perché é emozionante riuscire ad essere utile verso l’altro.
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