Interpellanza di Nip sul TurGrate 2 per l’affidamento della fornitura del logo, immagine coordinata e sito web di progetto, e il servizio di gestione del sito web.
Secondo il consigliere Magrì dall’analisi della documentazione risulterebbero elementi e difformità che contrastano con i criteri di trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione.
“Nel visionare l’offerta presentata dalla ditta aggiudicataria, emergono elementi tali, in ordine alla regolarità della stessa, che ne avrebbero dovuto determinare, a nostro avviso, l’immediata esclusione”, scrive il consigliere Magrì. Che aggiunge: “Dalla presa visione dell’’offerta tecnica presentata nella Busta “B” da parte della ditta aggiudicataria, è emerso che nella stessa busta vi era anche la proposta economica riportata anche nell’indice dell’offerta tecnica. Nella pagina riportante la proposta economica, nonostante siano state fatte delle cancellatura con un pennarello nero con alcune linee trasversali, sono leggibili sia in copia originale ma anche in fotocopia, sia gli importi per il logo che quelli per il sito internet. Appare chiaro quindi che le offerte economiche, trattandosi di una gara con aggiudicazione in base all’offerta economicamente più vantaggiosa, non possono influenzare il giudizio sull’offerta tecnica, cosa che in questo caso sembra essersi verificata”.
“È il caso di puntualizzare – continua Magrì – che la regola specifica della separazione dell’offerta economica rispetto all’offerta tecnica, parte sostanzialmente da un principio di derivazione giurisprudenziale oramai consolidato, generato dallo scopo di garantire un ordinato svolgimento della gara e di salvaguardare l’esigenza di obiettività e di imparzialità nella disamina dei requisiti di partecipazione e nella valutazione preliminare dell’offerta tecnica rispetto all’offerta economica. Inevitabile quindi l’esclusione laddove l’offerta tecnica e l’offerta economica non dovessero essere inserite in buste separate, debitamente sigillate, all’interno del plico generale”.
Altro dato poco chiaro apparirebbe dalla presa visione dell’offerta economica sempre relativa alla ditta aggiudicataria (busta C). Tale offerta, composta da un solo foglio, presenterebbe indicazioni su un’ipotetica pagina successiva (che non c’è) che conterrebbe indicazioni sulla struttura “server farm”, dato irrilevante ai fini dell’’offerta economica. In realtà le indicazioni sulla server farm si trovano a pag. 33 dell’offerta tecnica, stranamente la pagina successiva alla pag. 32 della stessa che contiene erroneamente l’offerta economica.
“Per quanto riguarda poi le condizioni e i requisiti di partecipazione è da puntualizzare che nel capitolato d’oneri, art. 4. la stazione appaltante chiede che vengano documentati, pena esclusione, il possesso di alcuni requisiti di ordine generale e speciale tra i quali:
“Presentazione dell’elenco dei principali servizi o delle principali forniture prestate negli ultimi 3 anni con l’indicazione delle caratteristiche dei prodotti e dei destinatari, facendo specifica menzione nel caso di enti pubblici”. Secondo Magrì la ditta risultata vincitrice della gara sembra non disponesse dei requisiti su citati in quanto solo dal 20/06/2011, quindi 90 giorni prima della data di presentazione dell’offerta, l’azienda ha iniziato a svolgere l’attività di agenzia pubblicitaria. Fino ad allora la ditta aggiudicataria si è occupata d’altro come si evince dalla visura camerale inclusa nella documentazione di gara.
Inoltre alla data di presentazione dell’offerta, la ditta aggiudicataria dichiarava, nell’offerta tecnica, come unico lavoro web realizzato, la realizzazione del portale della Cittadella della Ricerca di Mesagne, lavoro effettuato nel maggio 2011. “Appare strano però – scrive Magrì – che questo portale sembra non sia mai esistito ed inoltre tale realizzazione è stata effettuata un mese prima che la ditta aggiudicataria divenisse azienda pubblicitaria; si aggiunge anche che la ditta in questione, vantando un solo mese di esperienza nel campo, è risultata beneficiaria di una assegnazione diretta per la realizzazione di un progetto grafico dal titolo: “Mesagne che vuoi, sulla via dell’Appia Antica”. Ed ancora, nel capitolato d’oneri, art. 6. la stazione appaltante chiede che la documentazione contenga, pena esclusione, un’istanza sottoscritta dal titolare dichiarante “di aver giudicato i prezzi remunerativi e tali da consentire l’offerta, accettando integralmente e incondizionatamente tutte le condizioni del Capitolato d’oneri”. Tuttavia la ditta aggiudicataria sembra non abbia ottemperato alla su citata prescrizione, in quanto come si evince dalla documentazione di gara, l’azienda vincitrice ha presentato una dichiarazione nella quale appare evidente che l’ultimo paragrafo è troncato e non contiene dunque, l’ accettazione integrale delle condizioni del Capitolato d’oneri”
Ultima, ma non meno importante anomalia segnalata da Magrì, è che una delle aziende partecipanti alla gara in questione ha ricevuto la comunicazione di invito a partecipare alla seduta convocata per espletare le fasi della gara relativa alla fase di ammissione del 10 ottobre 2011, solo a seduta ormai avviata. Nella foto Domenico Magrì.