Questo è un momento particolarmente significativo per tutti noi. Per l’importanza delle feste patronali e quindi per l’amore che i brindisini riversano nei confronti di San Teodoro e San Lorenzo.
Un saluto particolare consentitemi di rivolgerlo a Sua Eccellenza Mons. Rocco Talucci. Non si tratta semplicemente di un atto dovuto, bensì di una esigenza di dire grazie ad un uomo che ha contribuito a risvegliare la nostra comunità, a rialzarsi ogni qualvolta è stata colpita al cuore da drammi e avvenimenti particolarmente gravi. Grazie all’arcivescovo Rocco Talucci come capo della Chiesa brindisina e grazie a Rocco Talucci come uomo, per la sua umanità e per quel sorriso capace di assorbire le ansie e i problemi di qualsiasi suo interlocutore. In tutti questi anni la sua non è stata una missione semplice: catapultato in una città in cui la linea di demarcazione tra legalità e illegalità era così invisibile da risultare a volte addirittura inesistente.
Ebbene, in questo processo di crescita sociale, oltre ad ognuno di noi, anche la Chiesa diocesana che ha saputo proporci ha svolto un ruolo fondamentale e di questo Brindisi sarà grata per sempre al nostro Arcivescovo a cui va anche il merito di aver portato sostanzialmente per la prima volta un Papa in città. Di quella visita di Benedetto XVI la città di Brindisi conserverà un ricordo indelebile grazie anche ad un segno che sarà realizzato e poi collocato in un posto che ricorderà proprio quella visita.
E poi un saluto al Prefetto Prete, al Presidente della Provincia Ferrarese, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, a tutte le autorità presenti ed al Sindaco di Corfù Ioannis Trepeklis che è qui in visita istituzionale, ma che ha inteso partecipare ai nostri festeggiamenti patronali a dimostrazione di una amicizia che va ben oltre il gemellaggio tra le nostre due città.
Brindisi e Corfù insieme, quindi, con l’impegno di riprendere il cammino di crescita turistica, partendo proprio dagli scambi tra le nostre due comunità.
Ed ancora un saluto va rivolto ai tanti ospiti di questa città, agli immigrati extracomunitari che ancora oggi facciamo vivere in condizioni al limite della vergogna in una struttura fatiscente che da anni tutti fanno finta di non vedere.
Un saluto ai nostri due ragazzi del Reggimento San Marco Massimiliano Latorre e Salvatore Girone che vogliamo riabbracciare quanto prima per mettere fine a questa incredibile vicenda.
Un saluto al papà ed alla mamma di Melissa, alla comunità mesagnese così toccata dalla tragedia del 19 maggio. Quella ragazza, le lacrime dei suoi compagni di scuola, rimarranno per sempre scolpiti nei nostri cuori. E noi il 19 maggio di ogni anno organizzeremo a Brindisi un Forum nazionale per la legalità e la democrazia perché proprio da quelle gocce di sangue rimaste impresse sull’asfalto che vogliamo partire per costruire una società migliore per i nostri ragazzi.
Un saluto, infine, anche ai più deboli, ai bambini, agli anziani, ai disabili ed alle migliaia di famiglie che vivono il dramma della mancanza di un posto di lavoro e di una casa dove vivere.
E’ a loro che guardiamo con grande attenzione nello svolgimento del nostro compito di amministratori perché una città non è civile se non riesce ad essere a misura di tutti e quindi capace di tenere sotto controllo le sacche del bisogno.
Creare nuova occupazione, però, non può giustificare scorciatoie praticate in un passato neanche troppo glorioso. Un salario a fine mese non potrà mai essere barattato con la salute dei cittadini e con la tutela del territorio. Nella gestione di questo fenomeno questo Sindaco e questa Amministrazione non accetteranno compromessi di alcun tipo perché la tolleranza può trasformarsi in una istigazione a delinquere e la sostenibilità può essere la chiave di ingresso per accordi poco nobili. Le grandi aziende saranno le benvenute nella nostra città, ma nella chiarezza dei ruoli e nella consapevolezza che non sarà mai sottoscritto alcun accordo finalizzato a bypassare limiti ambientali o a pulire la fedina penale di qualcuno.
Brindisi, insomma, vuole crescere ed lo saprà fare. Senza sbandierare fantomatici nuovi modelli di sviluppo, ma valorizzando le potenzialità di cui già dispone. Il mare, ad esempio, tornerà ad essere una risorsa di questa città. L’Amministrazione Comunale sta attuando un programma di riqualificazione urbana e di recente siamo riusciti ad ottenere, grazie alla proficua collaborazione con la Provincia e con gli altri enti territoriali, un finanziamento di oltre dieci milioni di euro per realizzare un sogno dei brindisini, la “Circolare del mare”, che vedrà la luce in tempi molto più brevi di quanto di possa immaginare.
Certo, tanto altro va fatto ed è in tante direzioni che stiamo lavorando, a partire da un attento lavoro di riorganizzazione della macchina comunale e dalla realizzazione di importanti opere pubbliche.
E poi l’efficientamento dei servizi sociali, la piena funzionalità delle strutture comunali ed uno sforzo per rendere più bella e vivibile la nostra città. Una città lontana dalle illegalità del passato e capace di trasformarsi in un esempio di caparbietà e di determinazione attraverso cui invertire la rotta della crisi per trasformarla in sviluppo.
Possiamo farcela, tutti insieme, grazie ad una comunità che oggi si è riunita intorno ai suoi santi patroni, a cui consegniamo le chiavi della città perché ci assistano e ci proteggano nel nostro lavoro, e che saprà farlo anche in altre occasioni, con un po’ meno di diffidenza e con la consapevolezza che ci sono tutti i presupposti per voltare pagina e per ridare una speranza ai nostri giovani.