Ieri pomeriggio si è tenuto il primo Consiglio comunale dopo la tragedia del 19 maggio. All’ordine del giorno, la discussione del gravissimo attentato alla scuola Morvillo-Falcone che ha causato la morte della giovane Melissa Bassi ed il ferimento di altre cinque ragazze mesagnesi. Si é discusso delle iniziative da assumere. Questo l’intervento del sindaco Franco Scoditti.
“Questa è la prima seduta dell’assise consiliare successiva all’attentato dello scorso 19 maggio che ha ucciso una nostra giovanissima concittadina e ferito altre 5 sue coetanee. Siamo ancora comprensibilmente scossi dal tragico accaduto. Ed è con particolare commozione che mi accingo a ripercorrere lo spirito di queste ultime settimane.
La piccola Melissa Bassi è morta per mano efferata e ciò segna un inedito discrimine con il passato. I cittadini mesagnesi, che pure hanno vissuto momenti duri e dolorosi, si sono scoperti, all’indomani dell’inaccettabile lutto, come vulnerabili. E con una nuova consapevolezza.
L’assassinio di questa ragazza ha colpito ciascuno di noi al cuore, costringendoci ad una serie di interrogativi di ordine morale, etico e civile a cui non potremo mai più sottrarci. Da quel momento, ognuno di noi – genitore, fratello, amministratore della cosa pubblica – ha dovuto riesaminare le condizioni di vita del nostro tempo, i canoni entro cui crediamo di percorrere la civiltà contemporanea. Perché la barbara fine di Melissa, ormai acclarato addebitabile ad un reo confesso preda di un dissennato progetto di vendetta, è invero la conseguenza della nostra ordinaria noncuranza, di un persistente allentamento della tensione civile, di un progressivo scollamento tra uomini e uomini, del molle rifugiarsi nel chiuso di dimensioni sempre più asfittiche ed egoiste.
E’ da qui che dobbiamo ripartire, da questo snodo cruciale ed anche difficile da accettare, essendo come sempre più comodo attribuire agli altri, a coloro che sono lontani o altro da noi, la responsabilità .
Invece, nessuno di noi può dirsi esente da responsabilità se non ha avuto cura o attenzione o premura del proprio parente o vicino di casa o dirimpettaio! Dobbiamo farci convinti che soltanto la più salda coesione comunitaria può vincere la guerra oscura condotta dal male, anche dal più banale dei mali che magari ieri ha avuto l’inquietante volto di un imprenditore di Copertino.
Eppure Mesagne ha già dato una encomiabile prova di unità e forza, già all’indomani del 19 maggio, dal momento del contraccolpo e del cordoglio, a quello di funerali composti e commossi, a quello della reazione ad una aggressione mediatica senza precedenti ed ha saputo reagire eccezionalmente, onorando nel modo più degno il sacrificio di Melissa.
In questo primo momento di riflessione pubblica, voglio devolvere anzitutto la mia gratitudine a Rita e Massimo, genitori della innocente creatura, i quali hanno impartito una straordinaria lezione di civiltà e decoro dinanzi agli occhi del mondo che su di loro erano puntati; e poi agli inquirenti ed agli investigatori di Polizia e Carabinieri che con una operazione di formidabile efficienza hanno assicurato il presunto colpevole alle maglie della giustizia ed in particolare il mio riconoscente pensiero ai magistrati Motta e De Nozza, al dirigente di Polizia Barnaba, a tutti gli operatori delle forze dell’ordine che hanno encomiabilmente ed in modo indefesso lavorato sin dal primo istante dopo l’attentato per individuare l’ignobile e vile attentatore; voglio inoltre ringraziare le forze politiche tutte, raccoltesi senza riserve intorno all’istituzione comunale per rinvigorirne l’azione; un grazie a nome della Città a tutti quei dipendenti comunali che sin dalle prime ore di quel tragico sabato hanno messo i propri servizi a disposizione dell’Amministrazione Comunale per fra fronte ad ogni esigenza; un ringraziamento particolare al comandante ed a tutto il corpo dei vigili urbani ed il lodevole impegno profuso in quelle terribili giornate ed in special modo il giorno dei funerali che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini e l’arrivo in Mesagne delle massime autorità dello Stato.
Giungano infine a ciascun cittadino ed a tutti insieme i sensi del mio affetto per aver riaffermato il valore dell’alterità di Mesagne, che è comunità civile limpida, onesta, solidale, capace di slancio e generosità e certamente diversa da quei cliché con i quali prevenuti e superficiali analisti sembrano volerci dipingere.
Non smarriamo il migliore filo di questa vicenda, teniamolo stretto, legato al nostro destino: ripartiamo da questo incrocio della Storia per stipulare un più alto patto sociale, per edificare una società in cui non possa più ripresentarsi l’orrore che ha sconvolto il nostro cuore e le nostre menti in quella tranquilla mattina di Maggio. Soltanto una città all’altezza delle proprie precondizioni ideali potrà onorare adeguatamente e per sempre la memoria di Melissa.
Interpretando il sentimento comune a questa assise, intendo qui ed oggi assumere l’impegno solenne di esprimere ed anzi praticare quotidianamente la vicinanza dell’Istituzione comunale alle famiglie delle ragazze coinvolte nella strage del Morvillo Falcone: saremo al loro fianco moralmente e materialmente, nelle forme che saranno ritenute più idonee, efficaci e discrete. In questa stessa sede, sarà congiuntamente presa la decisione di intitolare un luogo simbolico, distintivo, riconoscibile della nostra città a Melissa Bassi, perché anche le generazioni future possano fare tesoro del suo immane sacrificio.
Voglio concludere con un auspicio che è anche un impegno per tutti: Mesagne dovrà essere capace di ritrovare una sua rigenerazione civile grazie al sorriso di questa sua piccola figlia”.