L’associazione politico-culturale vicina al Pd “Io ci credo” ritiene che masseria Belloluogo non debba essere venduta. E spiega il perché: “Per le questioni giuridico amministrative che ne potrebbero derivare e di cui la nostra Città dovrebbe fare sicuramente a meno (i contenziosi costano), ma soprattutto perché crediamo che quell’immobile possa diventare opportunità di sviluppo sociale nel nostro territorio”.
Questa la proposta. “Mantenere la proprietà pubblica ed istituire un bando per la gestione della masseria, che dovrebbe diventare luogo di vacanza e d’accoglienza per turisti con diversa abilità. Ovviamente i costi di ristrutturazione e gestione dovrebbero essere a carico dell’appaltatore, al quale si dovrebbe garantire una durata dell’affidamento congrua all’investimento effettuato. L’idea di dotare il tessuto turistico locale di una struttura all’avanguardia in grado di offrire servizi qualificati ai diversamente abili rientrerebbe nelle politiche di progresso sociale della nostra comunità, e nelle politiche di sviluppo economico in quanto porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro; in tal modo si darebbe finalmente seguito a quel programma di valorizzazione che la struttura merita, attraverso un sistema di fruizione valido e sostenibile. Non accantoniamo nemmeno l’idea che la struttura possa essere recuperata attraverso l’intercettazione di fondi strutturali nazionali o europei, ma riteniamo primaria la necessità di conferire la gestione ad un soggetto terzo, possibilmente un investitore di caratura regionale o nazionale, capace di rendere la Masseria realmente fruibile con un servizio di avanzamento sociale in ambito turistico che sarebbe unico nel suo genere”.
Io ci credo: la nostra proposta per la masseria Belloluogo
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