Jacopo, Samuele, Lorenzo: in stretto ordine di nascita. Tre gemellini di 5 anni (sono nati il 19 luglio 2011) che sognano di diventare campioni e, magari, un domani indossare la maglia loro squadra del cuore: la Juventus. Che è poi la squadra di papà Papio Antonio, meccanico d’auto. “Nonostante siano passati cinque anni dal loro arrivo – dice mamma Roberta – Fabio ha sempre i capelli tesi. Crescere tre figli gemelli non è facile”. E continua: “La mia fu una gravidanza spontanea: un caso su 8400”. Roberta, naturalmente, è casalinga. “Non potrebbe essere diversamente – dice -. Quando tornano dalla scuola materna io sono sempre con loro. Disegnano, colorano, tagliano e incollano. Mi dedico solo a loro”. Preferiscono non vestirsi con gli stessi colori. “Rosso, verde e giallo sono i colori che gradiscono. Li ho vestiti degli stessi colori solo in rari casi”. Perché il calcio? “Perché sono tifosissimi della Juventus. L’altra sera assieme a mio marito hanno fatto un baccano da finimondo quando la Juve ha vinto a Lione. E’ stata una loro decisione iscriversi alla scuola calcio della SS. Annunziata”. I loro istruttori Alessandro Coppola e Gabriele Zullo se li coccolano. Li hanno inseriti nel gruppo “piccoli amici” e li fanno crescere tra i 75 bambini che si divertono due giorni la settimana al Centro sportivo Play Garden di Tommaso De Leo, in contrada Cavallino, subito dopo lo stabilimento di Conserve Italia. Mamma Roberta entra nel panico quando li deve preparare per portarli all’allenamento. “Sono elettrici, ribelli, tra loro c’é amore-odio, ma si cercano e si vogliono bene. L’altro giorno all’asilo Jacopo ha difeso i due fratellini che li stavano sgridando. Sono la mia vita. Per averli durante la gravidanza sono stata sempre in casa passando dal letto alla poltrona. Stanno crescendo sani, forti. Voglio ricordare il mio ginecologo, il compianto dott. Versano al quale ho dedicato una targa ricordo che è rimasta appesa nello studio del medico che ha preso il suo posto”. L’allenamento è appena finito. Mister Coppola dà il via libera. Jacopo, Samuele e Lorenzo non ne vogliono sapere di tornare a casa: continuano a correre inseguendo un pallone e sognano di andare accompagnati da papà allo Juventus Stadium per abbracciare i loro idoli.