L’altro ieri presso l’Opificio Sociale di Mesagne, in via Giuseppe Trono, è stata presentata la Banca del Tempo. La serata ha avuto inizio con una breve introduzione della presidente dell’Opificio, Michela Cipriani, su modalità e motivazioni che hanno portato alla costituzione della Banca. Poi Marika Capraro (nella foto), responsabile del progetto, ha spiegato nei dettagli che significa mettere il proprio saper fare a disposizione degli altri, uno dei principi fondamentali della Banca. “Essa – ha detto – è un luogo d’incontro aperto a tutti e tutte, in cui ciascuno prende un po’ del proprio tempo e lo mette a disposizioni di altri, condividendo servizi e attività, ma anche saperi ed esperienze, perché lo scopo principale di una Banca del Tempo è quello di riuscire a costituire una comunità di persone capaci di aiutarsi, quanto meno nelle piccole esigenze quotidiane, recuperando le vecchie abitudini tipiche del buon vicinato”.
Ciò costituisce la filosofia di questo particolare istituto di credito, in cui ciascun associato potrà offrire liberamente ciò che più riterrà opportuno: lezioni, accompagnamento, lavori manuali, ecc. All’interno della Banca si potrà beneficiare anche di corsi, laboratori e lezioni di gruppo che, oltre a far accrescere le conoscenze degli associati, saranno utili anche per socializzare, favorendo il naturale scambio di prestazioni.
Si è parlato delle principali regole che disciplinano l’associazione, come funziona e come avvengono nel concreto gli scambi, partendo dall’esperienza che il gruppo promotore ha maturato nel fare i primi scambi, testando così anche l’organizzazione creata. C’è chi ha usufruito di lezioni di oratoria, di musica, consulenze informatiche, accompagnamento con auto, pranzi. Si è sottolineato lo spirito amichevole e la soddisfazione reciproca che si creava al momento della prestazione, perché «quando si compiono azioni libere dal denaro, e fatte semplicemente per il piacere di farle, tutto è molto più bello e semplice».
La Banca del Tempo è un istituto di credito particolare, in cui non viene depositato denaro, ma tempo da scambiare. Come una vera e propria banca, funziona sulla base dei movimenti in entrata ed in uscita (crediti e prestiti di tempo), effettuati dai soci, registrati su libretti di assegni e conti correnti personali, periodicamente contabilizzati e verificati in modo da assicurare condizioni di sostanziale pareggio tra entrate ed uscite di ogni associato. Ma dei soldi non c’è traccia. A ogni nuovo socio viene intestato un conto corrente-tempo, nel quale si conteranno i movimenti dare-avere, e viene consegnato un libretto degli assegni-tempo, che verrà usato quando si richiederà una prestazione ad un altro socio. Chiunque possa mettere a disposizione degli altri parte del proprio tempo ed, ugualmente, abbia necessità di ricevere in cambio aiuto e sostegno dagli altri, è un potenziale socio correntista della Banca; il principio regolatore è quello dello scambio, del dare/avere.
Lo scambio è alla pari: un’ora per un’ora. Cosa vuol dire? Semplicemente che il tempo di un pensionato, che aiuta nei lavori di tinteggiatura, ha lo stesso valore di quello di un insegnante che segue un bambino per i compiti. I servizi scambiati sono i più disparati; si va dalle semplici attività di tutti i giorni, a vere e proprie prestazioni professionali: lavori domestici, custodia di bambini ed anziani, cura e piccole prestazioni per la casa ed il giardino, lezioni, consulenze, disbrigo di pratiche amministrative e burocratiche, organizzazione di feste, bricolage,… la lista potrebbe continuare all’infinito. Le richieste e le offerte vengono gestite dallo sportello, in pratica la segreteria, il luogo dove anche ci si dovrà recare per associarsi ed eventualmente per chiedere informazioni.
Lo sportello è già aperto. Tutti i lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.00 presso la segreteria dell’Opificio Sociale di Mesagne, via Giuseppe Trono, 54/55.
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