Con molta probabilità la settimana prossima, venerdì 19 aprile, la Provincia di Brindisi aggiudicherà ad una Ditta la realizzazione del progetto “La casa delle storie” finanziato dalla Comunità Europea, dalla Regione Puglia e dal Comune di Mesagne che rinnoverà completamente la Biblioteca Comunale “U. Granafei”. Sul sito sempre della Provincia di Brindisi da circa un mese compare il progetto con tanto di disegni, foto e relazioni.
Prima non è stato possibile ai cittadini di Mesagne e a tutte le associazioni, le scuole e tanti altri soggetti chiamati a sottoscrivere un “patto con la Biblioteca” capire di che cosa si tratta; perché nessuno né i politici, né la progettista, né i tecnici ed i responsabili del Comune, hanno di fatto spiegato ed illustrato il progetto che, così come è stata segnalato su blog e stampa, mostra molte criticità e pone altrettante domande.
Per semplificare, facciamoci e facciamo queste domande:
- La biblioteca di Mesagne ha la sua storia ed il suo patrimonio (di circa 50.000 volumi), due cose che sono di fatto ignorate dal progetto: dove e come saranno collocati tutti i libri? Come saranno fatti conoscere e valorizzati?
- La biblioteca di Mesagne non presenta una superficie grandissima: in appena 400 mq saranno concentrate non si sa come diverse esigenze ed attività (riunioni di lavoro, spazio per lo studio, spazio per bambini, spazio per le conferenze/incontri, );
- La biblioteca di Mesagne sarà usata prevalentemente da bambini per cui è stata pensato quasi tutto lo spazio a disposizione con amache, bagnetti e teatrini. E i bambini tra i 6 e gli 11 anni, i ragazzi, gli adolescenti, gli adulti, gli anziani, gli studenti, i ricercatori? Attualmente nella sala lettura ci sono circa 50 posti, invece il progetto ne prevede appena 20 perché nello spazio dovranno convivere pure i tavoli destinati a riunioni e quanto altro.
- Che ruolo avranno esattamente le associazioni che hanno sottoscritto l’accordo con il Comune?
- In una biblioteca, come si è fatto anche a Mesagne, deve esistere uno spazio per le conferenze: ma come si farà a farle sulle scale, tra ascensori, divanetti e bimbetti che dall’unico accesso previsto entreranno nello spazio a loro dedicato?
- La biblioteca di Mesagne non ha uno spazio esterno: eppure il progetto prevede in piena piazza IV novembre la realizzazione di una scatola di vetro e di un lido con tanto di cabine, sdraio ed ombrelloni: ma, a parte il fatto che stiamo parlando di centro storico e di una piazza dove è presente la Chiesa Madre, dove troveranno posto questi elementi tra le bancarelle del mercatino del lunedì, e, soprattutto, tra tutti i tavolini e le sedie di quattro, forse ora cinque, bar, pizzerie, hamburgerie e trattorie?
- Domanda finale: la Provincia a breve per il momento potrà assegnare ad una Ditta i lavori che demoliranno non solo le mura della Biblioteca, ma la Biblioteca stessa. Saranno spesi, più o meno, per il momento quasi 600.000 €uro.
Saranno spesi bene questi soldi? E, soprattutto, c’è il modo di rimediare a questa situazione? E se sì, quando, come e con chi? I candidati sindaci che si sono proposti a governare questa città, hanno nulla da dire (ma sono a conoscenza di quanto scritto?) su questo tema?
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