Ricordi e considerazioni di un mesagnese amareggiato. Pasquino aprile 2019
“Quando frequentavo la quarta ginnasiale
entrai un giorno nella Biblioteca comunale.
Non avevo mai visto tanti libri a quell’età,
sicché fui colto da meraviglia e da curiosità.
Cominciai a frequentarla e scoprii i suoi tesori,
a leggere i suoi libri, a conoscere i loro autori.
Mi arricchivo con quell’impegno intellettuale
e avvertivo man mano la mia crescita spirituale.
Grazie alla cultura siamo dei “nani principianti,
– come dice Vico – sulle spalle di giganti”.
Più volte mi son chiesto quanti professionisti,
medici, ingegneri, insegnanti, giornalisti
devono ringraziare la Biblioteca Comunale
che ha offerto loro il primo imput culturale.
Ma ora quel bene, per come è stato progettato,
sarà stravolto, ad un nuovo fine destinato.
Infatti quella Biblioteca, che sin dall’Ottocento,
registrando negli anni un costante incremento,
fu frequentata da tanti studenti, da ricercatori;
promosse iniziative culturali alla presenza di scrittori,
ora verrà stravolta da un progetto scellerato,
dalla Regione Puglia lautamente sovvenzionato.
Dinanzi al fiume di tanto denaro concesso
e dovuti compensi agli addetti, è dato ogni permesso.
Non c’è stato alcun sopralluogo dei tecnici della Regione
per accertare lo spazio necessario per tale “rivoluzione”.
Ma si sa: il denaro spesso magnetizza le menti,
è potere, dinanzi ad esso non vi sono impedimenti.
L’antica, pregevole, utile “normale” Biblioteca
sarà trasformata in una grande ludoteca.
Si trasmetteranno film adatti alle varie età,
ci saranno recitazioni per soddisfare ogni curiosità.
Ombrelloni, amache nella piazza antistante, ci saranno ad Agosto;
mentre migliaia di libri, all’interno, dove troveranno posto?
Eventuali conferenze saranno tenute sulle scale,
perché non ci sarà spazio in alcun locale.
I pochi lettori, che al chiasso resisteranno,
in un bugigattolo forse si accomoderanno.
Consultare i docenti sarebbe bastato,
perché un parere negativo avrebbero dato:
per chi intende avviarsi alla cultura
via maestra è sempre stata la lettura.
E la biblioteca ha sempre avuto un’utile finalità:
favorire e incrementare la lettura in ogni età.
Ma, purtroppo, oggi siamo appiattiti sul Presente,
il Passato non conta più, il Futuro è del tutto assente.
Al posto della lettura, che induce alla riflessione,
il divertimento oggi sembra l’unica occupazione
e questo, come dice Pascal, significa dal sé un “distrarsi”,
al riflettere sul nostro essere un “sottrarsi,”
con la conseguenza di ridursi a sola esteriorità
e, alla fine, immancabilmente, a pura nullità.
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