Oggi il Movimento politico La M, lo scorso maggio presente senza fortuna nella competizione per le Elezioni amministrative, sul suo portale ha scritto che sarebbe offensivo nei confronti dei valori repubblicani e democratici se l’Amministrazione comunale portasse a termine il progetto, avviato dal sindaco Matarrelli e dal Presidente del Consiglio Ture, di erigere un piedistallo dove mettere il busto bronzeo del Maresciallo d’Italia Giovanni Messe fatto costruire 50 anni fa. Il progetto ripreso dal sindaco Matarrelli e lo stesso che nella passata legislatura fu avviato dal sindaco Molfetta e dall’allora Presidente del Consiglio Semeraro. Sembra strano che La M, movimento politico sorto a sostegno proprio dell’ex sindaco Molfetta, abbia preso una posizione in contrasto con una proposta dell’ex sindaco Molfetta, a meno che quest’ultimo non abbia cambiato idea.
Inoltre viene riportata la richiesta di sanzioni disciplinari nei confronti di Messe presentata da Togliatti e Terracini nella seduta dell’Assemblea Costituente del 21 settembre 1946. Il sottoscritto ha avuto la fortuna di parlare di questi fatti con il Maresciallo Messe il quale nel lontanissimo 1963 mi disse testualmente: “Io non ho mai apprezzato il comunista Palmiro Togliatti perché mentre io ero a lottare assieme ai miei soldati nelle trincee di ghiaccio in Russia, lui dalle stanze riscaldate di Radio Mosca dove era fuggito incitava i miei soldati alla diserzione e a voltare le spalle alla Patria”.
Detto questo, non entro nelle valutazioni storiche che molti studiosi, italiani e stranieri, hanno approfondito in questi ultimi 50 anni. Il sottoscritto, pur avendo letto tanto e avendo ricevuto centinaia di lettere e testimonianze, non entro nel merito. Lascio a chi sa più di me, e quindi anche ai rappresentati de La M, le valutazioni che riportiamo.
L’amministrazione comunale di Mesagne ha in animo – ed a tal fine sta convocando apposita commissione – di erigere una statua col busto di quello che sarebbe stato un grande mesagnese: il Generale Messe.
Per capire chi in realtà fosse il Gen. Messe, abbiamo deciso di riportare le parole di Palmiro Togliatti e Umberto Terracini, padri costituenti della nostra Repubblica.
Dalla seduta di sabato 21 settembre 1946, Assemblea Costituente:
“I sottoscritti chiedono di interrogare il Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro degli affari esteri, e il Ministro della Guerra, per conoscere quali sanzioni disciplinari siano state prese contro il maresciallo Messe per l’articolo da lui pubblicato sul Tempo del 15 settembre 1946, articolo di insulti volgari contro il popolo russo, e contro uno dei paesi a cui l’umanità è debitrice della distruzione dell’hitlerismo e del fascimo.
Per conoscere inoltre se non ritengano che energiche sanzioni contro il Maresciallo Messe per questo suo articolo si impongano anche per il motivo che Messe, il quale ora insulta il popolo russo, é uno dei responsabili principali della morte di decine di migliaia di giovani, ufficiali e soldati italiani, da lui stesso, in qualità di mercenario di Hitler, portati a combattere in Russia, in una campagna che egli, come capo militare, doveva sapere che anche solo per l’equipaggio mento assolutamente inadeguato delle truppe, non poteva concludersi altro che con una ecatombe dei nostri connazionali”. Togliatti e Terracini.
Noi de LaM riteniamo offensivo nei confronti dei valori repubblicani e democratici, nonché di tutte le vittime del fascismo, erigere detta statua nella nostra città. Più che mesagnese illustre, il Gen. Messe rappresenta tutto quello che Mesagne non è: una pagina nera nella storia italiana.
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È scorretto rivolgersi agli esponenti de La M come a coloro che si sono presentati senza “fortuna” all’ultima competizione elettorale cittadina. Si legge in queste parole un giudizio negativo che nulla ha a che fare con la questione di cui si parla. Non è il consenso che legittima la libertà di esprimere la propria opinione sugli argomenti più svariati, ma la democrazia. Così come è scorretto tirare in ballo l’ex sindaco Molfetta che non ha espresso alcun giudizio, ma al quale si attribuisce già un possibile e colpevole cambio di opinione rispetto alle posizioni assunte quando era sindaco. Credo che… Leggi di più »