Fare impresa al Sud è possibile. Sfruttando sinergie tra mondo accademico e mondo delle imprese, delle professioni e del lavoro, si può imparare già durante gli studi universitari o addirittura a partire dalla scuola superiore. È la missione del “Contamination Lab – CLab@Salento – Il Laboratorio per creare e innovare”dell’Università del Salento, finanziato (assieme ad altri 15 progetti) del Ministero Istruzione Università e Ricerca. Protagonisti principali del progetto sono gli studenti iscritti ai corsi di laurea, dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, neolaureati e studenti delle scuole secondarie superiori. A questa edizione ha partecipato CLab@Salento che, durante i lavori della Borsa della Ricerca organizzato a Salerno, il team Zen0, rappresentato dalla mesagnese Anna Capodieci (a sinistra nella foto) ha ricevuto un premio speciale dagli organizzatori per un progetto volto alla valorizzazione del territorio e dell’offerta delle industrie culturali e creative. Particolarmente apprezzata è stata la capacità di iniziativa della referente, studentessa non ancora maggiorenne, presso il Liceo Classico Benedetto Marzolla (Brindisi). Per Anna Capodieci: “L’esperienza della Borsa della ricerca insieme al Contamination Lab (inserito nei miei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro) sono stati un momento di crescita per me e per il gruppo Zen0. Il progetto che portiamo avanti è ora ricco di nuovi spunti su cui lavorare”. “È un primo successo, ma la strada per accompagnare i partecipanti in questa sfida di innovazione ed autoimprenditorialità è ancora lunga e prevede ora l’avvio di una fase di interazione con potenziali partner e finanziatori”, dichiarano il prof. Giuseppe Maruccio e la prof.ssa Giusy Secundo, responsabili del progetto.
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