La segreteria politica del Nip (Nuova Italia Popolare) replica alla nota del sindaco Scoditti sulla perdita per Mesagne della sede del Giudice di Pace. Questo il testo.
“Rassicuriamo il Sindaco – che ringraziamo per la sua disponibilità – che non vi è bisogno di alcuna spiegazione normativa, anche perché il primo a cadere in errore e ad “entrare in confusione” è stato proprio il Pd di cui il Sindaco ne è il più autorevole esponente, e pertanto lo invitiamo ad indirizzare questi preziosi suggerimenti proprio verso il “suo” partito. Infatti non è stato Nip, bensì lo stesso Pd, con una nota pubblicata sulla stampa, e alcuni consiglieri di maggioranza, a scandire il Countdown per formulare proposte al Ministero di Giustizia in ordine al riassetto degli uffici del giudice di pace. Tale nota del PD, che risale al 18 settembre, così recitava “…Stando al dettato del Decreto, in sintesi si evince che entro 60 giorni dal 12/09/2012 (data di entrata in vigore del decreto), gli enti locali, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del GdP…, invitiamo l’Amministrazione a mettersi a lavoro ricordando che il conto alla rovescia è iniziato e siamo a – 55…”. Dunque, se la matematica non è un’opinione, e ci auguriamo che almeno su questo il Sindaco non voglia smentirci, 55 giorni, corrispondono come termine ultimo proprio al 12 novembre 2012.
Lo stesso avv. Gianfrancesco Castrignanò, capo gruppo di Noi Centro e consigliere dell’attuale maggioranza, in una dichiarazione del 27 settembre invitava il Sindaco:.“…fin dai prossimi giorni ad avviare un giro di consultazioni con i rappresentanti istituzionali dei comuni viciniori per verificare la fattibilità di un consorzio fra detti enti per mantenere in loco l’Ufficio del Giudice di Pace, i tempi stringono, poiché la proposta va formulata entro sessanta giorni dalla ormai avvenuta pubblicazione del Decreto Legislativo n. 156 del 07 settembre 2012…”
Dunque, se errore vi è stato, è un errore, scaturito da una formulazione ambigua del dettato normativo, in cui sono caduti tutti, compresi, lo stesso PD, e quindi il Sindaco, (che ricordiamo a seguito della nota del suo stesso partito si era affrettato a smentire non il termine di scadenza, come ha fatto oggi, bensì ogni sua possibilità di intervenire nel merito, demandando tutto alla questione del riordino delle province).
Ciò detto, anche se, solo questo servirebbe a smentire le dichiarazioni confuse del sindaco, riteniamo essenziale sottolineare come la sollecitazione fatta da Nip sia stata di fondamentale importanza, poiché apprendiamo, sempre dalle dichiarazioni del Sindaco, che solo qualche giorno fa, e cioè dopo la polemica da noi sollevata, il Sindaco Scoditti, ha contattato il Ministero per confermare o meno la presunta scadenza del 12 Novembre, con l’aggravante che laddove fossero stati confermati tali termini, tutto sarebbe stato irrimediabilmente compromesso. La verità è un’altra e cioè che tutti i comuni d’Italia, operatori, avvocati, forze politiche, avevano interpretato all’unisono il dettato normativo, tant’è che lo stesso Sindaco ha ritenuto necessario sciogliere il nodo contattando direttamente il Ministero di Giustizia.
Invitiamo dunque il Sindaco a non adagiarsi su questa imprevista e fortunosa circostanza temporale, intervenuta probabilmente a compensare una sostanziale inerzia dell’amministrazione, ma a concentrarsi su aspetti concreti, senza rinviare ad oltranza l’esame nel merito delle questioni che interessano il nostro territorio, finendo per operare – come sin qui dimostrato – sempre in affanno, perdendo sistematicamente importanti risorse e opportunità per Mesagne. D’altro canto non sempre si ha la “Dea della Fortuna” dalla propria parte! In ogni caso NIp, coerente con il proprio impegno di sollecitare e stimolare questa amministrazione ad operare nell’interesse del territorio e della comunità mesagnese, auspica che questa nuova opportunità fornita all’amministrazione Scoditti, venga efficacemente colta, e che si lavori seriamente per il raggiungimento degli obiettivi”.