Bene, è stato presentato il progetto SUM, sistema urbano museale. L’auspicio è che l’11 maggio 2017 sia una data da ricordare, una tappa importante per la nostra città. Il progetto è affascinante, ambizioso. Il Comune sarà soggetto capofila e, per questo, dovrà essere trainante per l’associazione Federalberghi e per la Chiesa Matrice. La speranza è che non si perda anche questa grande opportunità. Ma perché non venga dispersa, è indispensabile che l’Amministrazione Comunale cambi verso.
Domenica scorsa i volontari di ProCultura hanno chiesto alla stampa locale di non pubblicizzare l’evento pomeridiano “Castello Segreto” in quanto non potevano soddisfare le sempre più numerose richieste. Una conferma – se ce ne fosse bisogno – che questa nostra città ha un invidiabile patrimonio monumentale e culturale. Mesagne non può assolutamente perdere altro tempo prezioso: è una Eccellenza e deve mostrare le sue potenzialità.
La politica mesagnese, però, continua ad intestardirsi nel teatrino (che non interessa più di tanto ai cittadini) tra chi si intesta il merito e chi rivendica; questa è una politica “piccola piccola” e non merita nemmeno di essere chiamata “politica”.
L’altro ieri Pierangelo Argentieri, presidente dell’associazione Federalberghi, diceva che piazza Orsini è tra le piazze più belle e ricche di storia della Puglia. Da anni la denominiamo “Il Salotto buono della Città”. Un salotto, dove, ahimè, si continua a permettere di tutto. Dove arrivano camion e tir per scaricare palchi, attrezzature, giochi (l’anno scorso), dove si può tranquillamente parcheggiare. I pilomat (in tempi diversi ne sono stati montati di tre tipi) di via Castello sono solo un optional.
Condividiamo quanto molti cittadini hanno scritto l’altro ieri sui social: le Piazze, via Castello, il Centro storico devono essere chiuse al traffico. A tutti. A chi risiede, a chi ha l’ufficio o una attività, ai camion che devono scaricare. Come si fa in altre città. Ma per fare questo ci vuole volontà politica. Forse sarà necessario essere impopolari, verso pochi perché la maggior parte della cittadinanza lo condividerà. Per dirla senza mezze frasi: ci vogliono attributi. Diversamente si corre il rischio di continuare a “lucidare le maniglie”. Chiudere tutto il Centro storico, a cominciare da piazza Garibaldi, dove il basolato è sempre sconnesso nonostante le continue e costose riparazioni. Bisognerà riaprire Palazzo Guarini, chiuso dopo la discutibile decisione di trasferire gli uffici comunali a Palazzo Piazzo, giusto per moltiplicare i problemi di via Castello. Il frantoio Ipogeo di via Santacesaria dovrà essere inserito nel circuito Sum. Non solo. Anche l’ex convento dei Frati Cappuccini, il teatro comunale, lo stupendo ex convento dei Celestini sede del Palazzo di Città (come diceva don Gianluca in occasione della conferenza stampa), mai così mal ridotto. Tutti i candidati sindaci, nessuno escluso, in campagna elettorale hanno messo il Centro storico in cima alle priorità del loro governo. Nessuno mai ha avuto il coraggio di intervenire. C’è chi avanza l’idea di trasformarlo in Ztl (zona traffico limitato) nel fine settimana. Quando? Quando le operazioni di carico e scarico nel Centro storico si faranno nelle prime ore del mattino o del pomeriggio; quando gli operatori ecologici svuoteranno i bidoni al mattino presto e non alle 10 del mattino; quando i cartoni degli esercenti commerciali non saranno ammassati al centro delle piazze; quando saranno tolti i bidoni della spazzatura posti vicino alla splendida facciata della Chiesa Matrice; quando il personale del castello riceverà il pubblico con una divisa; quando sarà ripreso il discorso interrotto di Corte Figheroia?
Sono passati due anni di consiliatura ma un progetto di seria programmazione nel settore non c’é. Nei prossimi giorni sarà firmato un protocollo d’intesa per il progetto Sum. L’auspicio è che, come diceva l’assessore Calò, si possa fare un percorso inverso: partire dal Sum per arrivare alla risoluzione di queste problematiche. Sarà? Speriamo. Diversamente il progetto Sum resterà un libro dei sogni. L’ennesimo. Arriveranno, come diceva Pierangelo Argentieri, i rappresentati della stampa nazionale: scriveranno che è tutto ok, faranno una vacanza, e arrivederci.
La politica mesagnese si svegli e smetta di continuare a lucidare le maniglie
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Permettetemi di dire che non sono daccordo con il personanale del castello in divisa: negli anni ne sono state consegnate tente di divise del comune di Mesagne senza passare da nessun concorso! impopolare?
Il bello è che negli anni si è parlato pure tanto dei giovani disoccuppati! anche nel auditorium di quel castello!
Questi qui fanno i cavoli e li stracavoli loro da anni, almeno 3 amministrazioni di cerca voti che esiste via castello alias il parcheggio… e ci fermiamo a contaee…
se la ridono e se vantano pure, già li fanno quello che vogliono” e si vede!
non sorprede nessuno le grasse risate che si fanno a leggere chi protesta mentre “fanno quello che vogliono” ma a questo punto che si scriva quello che si vuole no?
se si sono fatti i cavoli e gli stracavoli loro… chiaro come il sole… è perché qualcuno gli li ha lasciati fare, senza nessun bisogno di spiegare l’impossibile… è pari responsabile!
Si, ma non hai ancora capito che non c’era chi doveva controllare!
Quando viene a mancare lo stato! accadono queste e alte cose!
La legge è uguale per tutti si dice, basta solo fare i fessi li, e vedete come gli passano le chiacchiere… certo è chi non l’ha fatta rispettare fino ad oggi! e stiamo parlando della nostra Mesagne! non degli affari e delle miserie umane di pochi eletti!