Un grande riconoscimento per la Puglia del vino. Nell’ultimo congresso di Assoenologi, svoltosi ad Alba dal 4 al 7 luglio scorsi, era presente anche il Salento a raccontare attraverso le parole di Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme, il modello di sviluppo di una delle più importanti cooperative del Mezzogiorno d’Italia. “Troppo spesso le cantine vengono considerate come centro di ammasso delle uve – ha dichiarato Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi -, ma Cantine Due Palme ha sconfessato questo paradigma”. Il quid in più che ha caratterizzato la storia di Cantine Due Palme è stata “la gestione imprenditoriale”, ha rilanciato Maci dal palco del teatro sociale di Alba.
Con Angelo Gaja e con Piero Antinori, Maci ha contribuito a delineare il quadro italiano del mondo vitivinicolo, ciascuno dal suo punto di osservazione privilegiato. “È stata un’esperienza esaltante – ha dichiarato Angelo Maci a margine del congresso di Alba – abbiamo raccontato la nostra storia, la storia dei 1200 soci di Cantine Due Palme, che coincide con quella del nostro Salento”.
Una storia fatta di sfide affrontate e vinte, sin dal 1989 anno di costituzione della cooperativa di Cellino san Marco: come decidere di passare dalla vendita del vino sfuso alla bottiglia. “Oggi abbiamo una capacità produttiva di 11mila pezzi ogni ora”. Una vicenda economica che ha vissuto di scelte lungimiranti come ha spiegato Angelo Maci: “Nel 1996 noi eravamo già presenti in Giappone. Abbiamo capito subito che lì avremmo trovato una importante fetta di mercato che prima o poi avrebbe rivolto la sua attenzione verso le nostre produzioni”. La più grande scommessa vinta è stata quella di far convivere insieme realtà differenti tra loro: “la politica delle incorporazioni è stata vincente”. Difficile fare impresa nel sud d’Italia e ancor di più in un territorio provinciale come il Salento degli anni ’80. La fusione di tre cooperative, l’abbattimento di costi, politiche di investimento, su uomini, con la formazione culturale, su mezzi e tecnologie, si sono rivelate politiche vincenti dal punto di vista imprenditoriale. “Oggi puntiamo sulle nuove generazioni, sui giovani, veri portatori di innovazione.” L’età media dei lavoratori in cantina è molto bassa ma specularmente proporzionata allo sviluppo.
Grandi l’attenzione e l’interesse che la vasta platea di addetti ai lavori hanno riservato per l’esperienza pugliese di Cantine Due Palme tanto che il 68° congresso di Assoenologi si è concluso con la promessa che molto probabilmente il prossimo anno sarà proprio la Puglia ad ospitare la più importante riunione degli enologi ed enotecnici italiani. “E la Puglia del vino – ha dichiarato Maci – si farà trovar pronta per ospitare un evento di tale levatura”. Nella foto Riccardo Cotarella ed Angelo Maci.