(di Rita Verardi) Elargiscono gioco, spensieratezza e qualche vizio ai nipoti. Il 3 ottobre li abbiamo festeggiati e lontani o vicini, in vita o angeli, malati o in buona salute, sono stati al centro dei nostri pensieri. Sono i nonni. Sappiamo sono importanti per molti di noi tutto l’anno, ma è altrettanto bello esaltarli in un giorno particolare, tutto dedicato a loro. Fonte di energia, ironia e divertimento, sanno assecondare i giochi, gli interessi e gli hobby dei nipotini, insegnano a fantasticare. I nonni sanno catapultarci in racconti, miti, storie ed epoche passate di cui forse dubitiamo alcuni particolari per quanto sono lontani dal nostro presente, o perché sono in grado di narrarli senza troppa crudità “Ci raccontava di strane creature che vivevano sulle montagne. Ciò che diceva con voce misteriosa non era del tutto falso ma nemmeno del tutto vero. Lui esagerava sempre un po’. Ci lasciava credere quello che volevamo e noi bambini fantasticavamo a lungo su quelle strane creature”, racconta un bambino ormai oggi ventenne. In molte realtà italiane gli anziani restano all’interno del sistema famigliare esteso, anche quando i figli adulti formano un nuovo nucleo o si spostano in altre città. Si può essere buoni nonni anche a distanza e dare affetto tra una visita e l’altra mantenendo i contatti per telefono o via e-mail. Gli anziani della famiglia sono abituati ai cambiamenti, curano il corpo e l’abbigliamento e, se non sono malati, continuano a condurre una vita dinamica: guidano l’automobile, salgono su treni ed aerei, fanno i baby-sitter, sono pronti ad apprendere dai nipoti l’uso del telefonino e del computer. Questo tenersi al passo con i cambiamenti fanno sì che l’anziano mantenga rapporti con i nipoti improntati al dinamismo.
Sembra che i nonni di oggi siano più numerosi di quanto non fossero trent’anni fa e molti bambini possono godere della presenza di tutti e quattro, modelli di riferimento affidabili e realistici. La memoria può indebolirsi, i movimenti rallentare e i riflessi non essere più quelli di una volta, ma l’esperienza, la sensibilità e il sapere accumulati nel corso di vita consentono di svolgere svariate funzioni. La funzione dei nonni, però, non rimane limitata a tappare momenti vuoti o nell’intervenire nei momenti difficili: la loro presenza nella vita dei nipoti ha l’effetto di allargare i confini della famiglia nucleare verso quella estesa. Infatti ci si incontra con zii, cugini e parenti anche più lontani nella famiglia italiana, che conta su una rete di rapporti sociali sanguigni importanti. Nelle generazioni passate, inoltre, vivendo direttamente nelle case con i figli adulti, molte educazioni sono state ad impronta matriarcale o patriarcale dei più longevi della famiglia. Se i genitori sono distratti, troppo impegnati nel lavoro, assorbiti dai loro problemi, i nonni possono, con la loro presenza ed esperienza, con l’affetto che li lega ai nipoti, con i loro tempi lenti e pacati, ricreare un’atmosfera sana e riflessiva, più consona alle esigenze della crescita. Occorre, tuttavia, che i nonni sappiano rispettare i confini della coppia genitoriale, tentando di non sostituirsi totalmente nell’educazione dei piccoli, ma dando spazio e fiducia ai loro figli adulti.
I nonni, avendo già fatto tutto il necessario, l’essenziale, ora si godono le virtù e le spensieratezze regalate dai nipoti che crescono, che sono segno di vita e speranza. Dovendo fare un bilancio della loro vita, forse non sempre positivo, gli anziani sanno attingere dai loro nipoti risate, coccole, stimoli per comprendere che ancora possono scrivere pagine belle e sorridenti della loro vita e incastonare nella memoria dei piccoli ricordi meravigliosi ed indelebili.
