Migliaia di pensionati provenienti da tutte le regioni meridionali hanno affollato il Palaflorio di Bari. Una mobilitazione nazionale che per il Sud ha avuto l’apice con la presenza del segretario generale nazionale della Uilp Romano Bellissima e in contemporanea a Milano con l’intervento del segretario nazionale della FNP/Cisl Ermengildo Bonfanti e a Roma con il discorso del segretario nazionale dello SPI/CGIL Carla Cantone . Il segretario nazionale anche a nome dello Spi/Cgil e della FNP/CISL, ha chiesto al Governo, al Parlamento, alle Istituzioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti per rimettere al centro dell’agenda politica la condizione dei milioni di anziani e pensionati del nostro Paese, perché “Nessuna politica di rilancio dell’Italia”, ha riferito il segretario nazionale Bellissima, potrà essere possibile se verrà ignorata la condizione degli anziani che sono costretti a difendere il proprio stato di salute e ad essere il “vero e unico ammortizzatore sociale” tutelando i figli e i nipoti.
Non è più possibile gravare la spesa pubblica sulle spalle dei pensionati che chiedono giustizia e democrazia Fiscale per una politica economica volta ridistribuire equità e meno rigore. Il cambio di una “società che cambia” vuole essere indicativo nella lotta agli sperperi della Pubblica Amministrazione, della Sanità e degli Enti Locali. Non è possibile tollerare il continuo spreco di soldi pubblici che alla fine sono pagati con tasse aggiuntive e con assenze di servizi socio-assistenziali e sanitari che colpiscono gli ammalati, le persone non autosufficienti e i redditi previdenziali ed assicurativi dei pensionati e dei lavoratori. È giunto il momento di dire “Basta agli sciupii e alle evasioni fiscali” rilanciando una nuova politica a sostegno dei redditi dei pensionati, intervenendo per una politica fiscale che riduca la tassazione sui redditi da pensione e da lavoro che faccia pagare i corrotti e chi non ha mai pagato le tasse. Ridistribuire la ricchezza ed eliminare i redditi e le pensioni di lusso vogliono dire rilanciare la sfida per un’equità fiscale. Solo così è possibile avviare un Welfare che sia un’occasione di sviluppo e di crescita e possa essere in grado di rispondere alle esigenze degli anziani e delle persone non autosufficienti. Gli interventi di tutti i segretari regionali Spi, FNP e Uilp hanno chiesto più potere d’acquisto alle pensioni e più sostegno alle famiglie oltre ad un fisco giusto e a un Welfare pubblico di prossimità. Questa è la via maestra per far partire la crescita, uscire dalla recessione e riprendere il cammino per lo sviluppo del Paese. Più di duemila pensionati meridionali, al Palaflorio di Bari hanno chiesto al Governo Monti una vita sempre più dignitosa e di essere ascoltati. Le sfide sono le emergenze socio-economiche e l’avvio di politiche eque che alleggeriscono il carico fiscale che è diventato davvero insostenibile, l’alternativa, invece, è di essere pronti a scendere ancora una volta nelle piazze. A Brindisi, nel corso del corrente anno, le imposte hanno determinato un carico fiscale, davvero insopportabile per le famiglie; non si riesce a pagare l’IMU e l’aumento delle tasse e bollette di questi giorni. Il sindacato chiede un incontro per un confronto urgente che possa incidere in modo meno pesante sui redditi di quelle fasce di popolazione più esposte ad un prelievo fiscale particolarmente oneroso.
La Uil pensionati di Brindisi crede che la buona politica possa avviare una nuova stagione di crescita e riaprire il futuro dei nostri giovani, delle nostre famiglie e dei nostri anziani e fasce più deboli. Rimodellare profondamente il sistema fiscale è agevolare gli investimenti, il lavoro e la famiglia. Valorizzare il risparmio è sostenere i servizi e le imprese come risorse fondamentali per la comunità. La finalità è la promozione per lo sviluppo competitivo che significa rimuovere gli ostacoli e rilanciare l’impegno per il Mezzogiorno con profonde innovazioni nelle politiche, capaci di coniugare la solidarietà dell’intero Paese con il coinvolgimento delle responsabilità dei soggetti impresa – banche – istituzioni.
Mettere al centro la persona, la famiglia o il lavoratore è costruire un Welfare nuovo, di prossimità e di sussidiarietà, capace di dare previdenza, sanità, assistenza e lavoro e di stimolare la crescita, salvaguardando le pensioni che sono le più basse d’Europa e i diritti dei pensionati e dei soggetti più deboli che chiedono di vivere la loro vita in modo dignitoso e umana. All’insegna del “futuro non si taglia”, i Pensionati chiedono al Governo la definizione di un Piano nazionale sulla non autosufficienza e un nuovo Welfare che siano in grado di garantire i servizi socio – assistenziali, sanitari e previdenziali per gli anziani più fragili e tutte le misure necessarie a sostenere quell’equità nella distribuzione dei sacrifici che è stata finora soltanto annunciata e non ancora messa in atto.