I giovani cestisti sandonacesi si dicono stanchi dei tanti episodi razzisti che si verificano in Italia, ogni domenica, negli stadi, in tutti i campionati di calcio. Per questo, in serata si sono riuniti per denunciare questi fatti di grande inciviltà, prendendo spunto da ciò che e’ successo nel campionato Nba dove il proprietario dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling, si è lasciato andare a frasi e commenti inquietanti, contro gli atleti afro/americani. “Abbiamo voluto costruire una catena umana e gridare forte: il basket non transige nessuna forma di razzismo!”. Gli under 13 sandonacesi: “Apprezziamo le reazioni durissime. Pensiamo che bene abbiano fatto i giocatori che, per protesta contro il proprio presidente razzista, hanno tolto la maglia dei Clippers e l’abbiano girata a rovescio. Crediamo che anche gli sponsor non potevano fare niente di meglio che sospendere immediatamente tutti i contratti in essere. Ci auguriamo che la federazione americana che ha aperto un’inchiesta sull’accaduto e sta discutendo sull’ipotesi di squalificare a vita Donald Sterling. Ci piacerebbe che decisioni così drastiche ed esemplari, fossero adottate anche in Italia negli stadi di calcio contro coloro che si rendono responsabili di comportamenti e slogan razzisti. Siamo felici che nel mondo del basket italiano questo fenomeno sia pressoché inesistente: addirittura succede sempre che i giocatori di colore siano amati ed osannati per il grande spettacolo che offrono, per le grandi qualità tecniche, fisiche, atletiche ed umane che regalano al proprio team ed all’intera città. Ci chiediamo che ne sarebbe delle gare dell’Enel Brindisi senza James, Campbell, Dayson ecc?”.
La V. Basket Sandonaci dice basta al razzismo
Post precedente
Scrutatori: si decide domani. Nominati i presidenti di seggio
Iscriviti
0 Commenti