L’atresia esofagea, questa poco conosciuta malattia: è il progetto intorno al quale per mesi hanno lavorato i ragazzi del laboratorio di grafica digitale di Lab Creation con una mission speciale: animare in 3D la patologia e farla conoscere nel mondo.
Un obiettivo arduo ma che i ragazzi hanno raggiunto superando varie difficoltà. Così, per far conoscere il loro lavoro, oggi a Mesagne arriverà il gotha della medicina pediatrica italiana per un meeting per analizzare questa malattia che, grazie al lavoro dei ragazzi, adesso può essere affrontata con minori difficoltà.
Cos’è l’atresia esofagea? L’esofago è il primo tratto del tubo digerente che permette il passaggio del cibo dalla bocca allo stomaco. Nell’atresia esofagea vi è un’interruzione dell’esofago spesso associata alla presenza di una comunicazione con la trachea, la quale ha il compito di permettere il passaggio dell’aria nei polmoni.
All’incontro di oggi, in programma con inizio alle ore 18 nella sede di Lab Creation in via Lucantonio Resta, saranno presenti Leonardo Montinaro, chirurgo del Policlinico di Bari, Pietro Bagolan, responsabile dell’unità complessa di Chirurgia neonatale del Bambin Gesù di Roma, Guglielmo Paradies, direttore del reparto di Chirurgia Pediatrica del Giovanni XXIII di Bari, Luigi Dall’Oglio chirurgo del Bambin Gesù di Roma, Nicola La forgia, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva del Policlinico di Bari.
Presenzierà, inoltre, Cristina Duranti, presidente dell’associazione Fate, famiglie con atresia esofagea, che rappresenterà le famiglie dei bambini colpiti dalla rara disfunzione.
I giovani grafici autori del progetto “3D per il sociale”, coordinati dal docente Claudio Magrì, sono Sara Lillo, Nicola Longo, Daniele Rolli, Mattia De Marco, Gianluca Taurino, Giuseppe Schimera, Luca Villani, Marco Mitrugno, Marco Rini, Agata Marsala, Giorgio De Luca e Salvatore Miccoli.