Il segretario territoriale della Cgil Funzione Pubblica, Vincenzo Cavallo, ha scritto una lettera aperta al sindaco Pompeo Molfetta, che ha trasmesso anche a tutti i consiglieri comunali di Mesagne, alla direzione dell’Ati Axa-Gial e agli organi di stampa per denunciare “l’inspiegabile immobilismo del Comune di Mesagne con riferimento al  servizio di igiene urbana e servizi complementari”. Questa la lettera.
“Con enorme sacrificio e spirito di abnegazione, durante il mese di giugno, questa Organizzazione Sindacale coadiuvato anche da un avvocato di Mesagne, è riuscito a ratificare le volontà condivise dei lavoratori e delle aziende, per il passaggio dei contratti di lavoro da Part  Time a Full – Time, degli operatori ecologici dell’ATI AXA Srl e Gial  Plast Srl, gestori del servizio di igiene urbana e servizi complementari nel Comune di Mesagne. Il personale interessato (in totale 19 lavoratori), svolge di fatto dall’anno 2013 quotidianamente lavoro a Full time invece di part-Âtime.
In data 20 giugno u.s., si diceva, si è riusciti a ratificare un accordo sindacale tra i 19 lavoratori e l’ATI AXA Srl e Gial  Plast Srl, con il quale, le aziende accettavano di modificare tutti i contratti partÂ-time trasformandoli in Full-Âtime.
Occorre precisare che tale passaggio non implica (o, meglio, non avrebbe implicato) nessun costo aggiuntivo a carico del Comune di Mesagne ma avrebbe permesso ai 19 lavoratori ed alle rispettive famiglie di raggiungere una tranquillità economica migliore.
Le ore lavorative previste nel capitolato d’appalto per il passaggio contrattuale non avrebbero subito alcuna modifica, gli oneri a carico del Comune di Mesagne sono assolutamente inesistenti e l’accordo sarebbe stato in linea con quanto previsto dal bando di gara ponte che, il Comune di Mesagne, ha già pubblicato.
L’ATI AXA Srl e Gial  Plast Srl, tuttavia, ha chiesto al Comune di Mesagne di ratificare, mediante semplice sottoscrizione, l’accordo del 20 giugno 2016. Da qui è iniziato il calvario che il Sommo Poeta descriveva nel canto terzo dell’Inferno: «Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente».
Innumerevoli incontri intercorsi tra l’organismo sindacale ed il sopra indicato avvocato, lettere contenenti richieste di urgente incontro avanzate dalla Segreteria Territoriale già dal 22/06/2016, non sono riuscite a smuovere l’immobilismo dell’Amministrazione Comunale, la quale, assolutamente sorda alle richieste dei propri cittadini (che al contrario dovrebbe tutelare) non solo non ha inteso ratificare l’accordo già sottoscritto tra le parti ma ha impedito che tale accordo avesse inizio già dall’1 luglio 2016.
Il risultato di questo assurdo, inqualificabile ed incomprensibile atteggiamento dell’Amministrazione Comunale, comporterà una serie di contenziosi che ognuno dei lavoratori incardinerà dinnanzi il Magistrato del Lavoro di Brindisi al fine di vedere tutelati i propri diritti e che, conseguentemente, porterà anche il Comune di Mesagne a rischi di incombenze economiche, con inevitabile ulteriore ricaduta di costi sulle casse comunali e sulla collettività mesagnese.
Un minimo di attenzione e di sensibilità avrebbe certamente scongiurato questo contenzioso a cascata ed avrebbe reso migliore la vita di 19 cittadini Âlavoratori mesagnesi che svolgono ogni giorno il servizio nell’interesse della collettività e degli stessi amministratori comunali”.
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