Da sempre i lavori pubblici sono una risorsa per i paesi, sia per la riqualificazione del patrimonio esistente o per le nuove opere, sia per il valore socio economico che rappresentano per le imprese ed operatori commerciali. Senza contare i risvolti occupazionali. Negli ultimi anni l’amministrazione Molfetta ha rimesso in moto la macchina delle manutenzioni e dei lavori pubblici più in generale: impianti tecnologici, infissi, rivestimenti, lastricati solari, strade, marciapiedi e tanto altro. Ingenti somme che vanno a benefico delle strutture pubbliche e del patrimonio nel suo complessivo e che vanno anche a beneficio delle aziende più o meno piccole e che rappresentano una bella fetta del nostro vero tessuto economico.
“La nostra idea per continuare a sostenere le capacità artigiane locali e tutto ciò che esse rappresentano – spiega l’assessore Roberto D’Ancona (nella foto) -, è quella di continuare su questa strada. Sempre più le amministrazioni sono costrette a rivolgersi all’esterno per chiedere collaborazioni essendo ormai obbligatorio, o quasi, la dismissione dei servizi e dei lavori gestiti direttamente con personale proprio, causa l’impossibilità di assumere personale proprio per coprire tutte le richieste di fabbisogno”.
Il problema nasce perché le regole e le leggi che governano il mondo dei lavori pubblici e dei rapporti lavorativi con le Istituzioni in generale, sono via via diventate sempre più stringenti e vincolanti e richiedono uno sforzo organizzativo in più per le imprese.
“Nello specifico – aggiunge D’Ancona -, dal 18 ottobre scorso, salvo casi specifici, le stazioni appaltanti possono procedere a selezionare aziende e ditte solo su specifiche piattaforme elettroniche, come il Mepa e la Sua. Spariscono gli albi delle ditte e dei professionisti di fiducia e spariscono gli affidamenti fiduciari”.
I nostri imprenditori piccoli o grandi che essi siano, artigiani, commercianti e professionisti, si adeguino a questo sistema altrimenti si vedranno tagliati fuori. È importante che le associazioni di categoria, i consulenti del lavoro ed i commercialisti, li sostenga a crescere ed a mettersi al passo con i nuovi sistemi. In alternativa arriveranno da ogni parte, aziende più strutturate e pronte che verranno a fare lavori anche minimi ma necessari, facendo lievitare fortemente i costi di qualsiasi intervento o lavoro, anche piccolo.
Conclude l’assessore D’Acona: “Credo molto nella potenzialità dei nostri imprenditori e credo molto nella crescita della nostra economia attraverso la loro capacità . Lavorando insieme potremo dare robustezza al comparto, pensando di “esportare” anche fuori dal nostro territorio , capacità e competenza, creando posti di lavoro e risorse per il nostro territorio. Insisterò fino allo sfinimento sulla questione e spero di incontrare presto le categorie per mettere in piedi un proficuo rapporto di collaborazione per una crescita comune”.
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