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La segreteria provinciale della Funzione Pubblica Cgil ha scritto all’Axa e al sindaco Molfetta per lamentare un atteggiamento vessatorio in danno dei lavoratori dopo che gli stessi hanno depositato il ricorso teso al riconoscimento dell’orario full time. Come dire: state zitti, non rivendicate i vostri diritti altrimenti sarete penalizzati. Infatti dopo il ricorso, da circa una settimana l’azienda
che ha la gestione della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti costringe i lavoratori a lasciare il servizio incompleto ed a tornare in azienda pur di non sforare l’orario contrattualmente previsto. Da ormai 5 anni il rapporto di lavoro si è consolidato nel regime di contratto full time per cui, secondo il segretario provinciale FP Cgil Vincenzo Cavallo, “si tratta di ritorsioni che creano solo disfunzioni al servizio”. “Adesso basta – aggiunge -. Da anni i lavoratori sono stati costretti a svolgere attività lavorativa fuori contratto senza che mai si pensasse all’adeguamento del contratto medesimo. Questo ordine di servizio ha il sapore della beffa! Solo grazie allo spirito di squadra dei lavoratori è stato possibile raggiungere le percentuali di racconta differenziata come quelle attuali, la nostra paura è che adesso con questo nuovo ordine di servizio il lavoro di raccolta differenziata non sarà più fatto come una volta e non sarà più possibile produrre i numeri sino ad ora avuti. Atteso il comportamento non rispettoso delle singole figure lavorative, se entro 5 giorni non avremo riscontro, saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale”. Il sindacato lamenta anche il comportamento della giunta comunale che a Mesagne si etichetta di sinistra. La Cgil chiede al sindaco Molfetta un intervento solutorio al fine di scongiurare disagi alla cittadinanza e restituire la giusta tranquillità a tutto il personale, suo malgrado, coinvolto nella vicenda.