“Le bugie hanno la barba lunga”: i rimborsi Tari

Carla Graduata, di Mesagne Progressista, ha inviato una sua valutazione e riporta stralci della conferenza stampa del Sindaco dell’8 gennaio scorso quando disse: “…altro tema che mi fa capire che la strada intrapresa dalle opposizioni, poi possono fare quello che vogliono, è sbagliata per loro stessi è il tema del rimborso Tari perché il consigliere Rosanna Saracino ad un certo punto disse “Sindaco, lei deve procedere al rimborso della Tari, deve ridare i soldi ai mesagnesi, il maltolto” e io dissi “Ma scusi, guardi, spero che lei non conosca il tema, perché solo non conoscendo l’argomento può fare questo genere di affermazioni, consigliere Saracino”. Rosanna Saracino, eh!, eh!, lei si è candidata a Sindaco, uno che si è candidato a fare il Sindaco sa che una cosa di questo genere non può dirla “lei deve rimborsare i soldi della Tariai cittadini mesagnesi” perché non può dirlo? Perchè evidentemente o lei non conosce l’argomento o lo conosce e sta facendo demagogia di basso livello……si è diffusa una convinzione sbagliata che i cittadini abbiano pagato di più di quanto dovevano e il Comune abbia incassato più di quanto doveva…il Comune non ha preso di più, non c’ha un tesoretto da restituire……dopo questa pronuncia, attenzione una Circolare del Mef, stiamo parlando di una Circolare, non è seguita un’altra Circolare per dire “guardate dovete rimborsare” non è arrivato nulla. Tant’è che Pompeo Molfetta nel 2018 ….. disse “restituiamo i soldi a chi ha fatto richiesta” io lo bloccai e dissi “guarda tu stai per produrre un danno erariale al Comune perché il Comune non ha preso soldi in più……attenzione ne risponderai tu. Quindi l’ho salvato perché avrebbe pagato di tasca sua con il suo patrimonio”.
E allega il Comunicato Stampa del Sindaco di oggi 22.1.2020
“Lo avevo preannunciato più volte che se avessimo trovato uno spiraglio sulla possibilità, da parte del Comune, di restituire ai contribuenti la quota variabile delle pertinenze delle abitazioni in relazione alla Tari ci saremmo immediatamente messi in moto. Ebbene, questa possibilità c’è, anche grazie alle ricerche di un cittadino mesagnese che ringrazio, Raffaele Campana. Si tratta di una circolare recentissima del ministero delle Finanze che pare consenta un possibile rimborso nel caso in cui tale quota sia stata calcolata in modo errato. Gli uffici comunali stanno vagliando le indicazioni ricevute e le ipotesi prospettate dall’atto ministeriale; a breve intendiamo chiedere parere alla Corte dei Conti. In caso di accoglimento dell’ipotesi che andremo a formulare, provvederemo a restituire quanto dovuto ai cittadini che ne hanno diritto”.
Infine Carla Graduata fa alcune brevi considerazioni a margine: “Pompeo Molfetta in data  27 giugno 2018 (delibera n. 128/2018 della Giunta Comunale) aveva dato mandato all’Ufficio Tributi per l’avvio della procedura di liquidazione dei rimborsi TARI, ma l’attuale sindaco sinTONIco, allora consigliere comunale di maggioranza, si oppose al rimborso per evitare un presunto danno erariale. La consigliera Rosanna Saracino aveva ragione ad insistere in consiglio comunale sulla necessità di verificare la possibilità di restituire la Tari ai cittadini mesagnesi. Il sindaco sinTONIco riceve per strada una circolare da un cittadino ma non accetta i suggerimenti dei consiglieri dell’opposizione offertigli in consiglio comunale. È demagogia di basso livello asserire con tanta convinzione l’8 gennaio che la Tari non va restituita ed è demagogia di basso livello affermare il 22 gennaio che la Tari verrà probabilmente restituita. La verità è che argomenti così delicati per le tasche dei mesagnesi vanno prima studiati e approfonditi, poi si sottopongono le soluzioni al Consiglio Comunale e/o alla Giunta e solo dopo si diffondono le notizie. Tutto il resto è solo demagogia “acchiappalike”.

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