Pensionati e giovani insieme per vendemmiare i vigneti confiscati alla mafia. A Torchiarolo sono arrivati pensionati da tutto il Paese per affiancare i giovani, studenti medi ed universitari, per la vendemmia dell’uva coltivata sulle terre confiscate alla famiglia mafiosa Screti e date in gestione alla cooperativa ”Libera Terra-Libera Puglia”. Con il loro lavoro saranno realizzati vini dedicati a Hiso Telaray, il lavoratore albanese che si ribellò al caporalato pugliese e per questo ucciso nel 1991 in provincia di Brindisi.Â
”Anche sui luoghi di lavoro bisogna lottare contro la mafia – spiega il segretario nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedretti giunto a Torchiarolo per incontrare i pensionati e i giovani – Uno dei dati più interessanti è poter trasmettere ai giovani la memoria di battaglie sindacali per i diritti dei lavoratori pagate anche con la vita da chi ha contrastato con coraggio lo strapotere delle organizzazioni mafiose infiltrate nel mondo del lavoro”.
La criminalità , purtroppo, non se ne sta con le mani in mano ed utilizza le intimidazioni e a giugno ha incendiato il grano coltivato sulla terra sottratta alla Scu in contrada Canali a Mesagne.
Nella foto un momento della vendemmia a Torchiarolo sulla terra sottratta alla mafia.