Ci scrive Vito Marchionna (senior) presidente dell’Auser, associazione di pensionati, per sottoporci un problema igienico e sanitario col quale sono costretti a convivere da qualche anno i residenti delle “case minime” situate di fronte a quello che era la sede distaccata del tribunale di Brindisi. Si tratta di un tronco di fogna rotto che riversa il liquame per strada. Perché? Perché alcuni residenti non hanno mai provveduto ad allacciarsi al nuovo tronco di fogna e scaricano nel vecchio tronco che essendo rotto le acque luride nel terreno. Tra primi a protestare Luana Coppola che del problema ha investito sia l’Amministrazione Scoditti che il neo sindaco Molfetta a sostegno del quale lo scorso aprile si candidò. “Mia figlia è costretta a vivere dalla nonna in quanto la sua stanza da letto si affaccia proprio sul tratto di strada ricoperto di liquame che ha annerito i muri della sua stanza”, spiega arrossendo per la rabbia quando è stato riqualificato il tratto di via Dei Sasso confinante con le abitazioni. Come dire: hanno riqualificato il quartiere “campo sportivo” lasciando questo tratto come se fosse una città del terzo mondo.
Liquami sparsi per strada nel quartiere “rigenerato”
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