(di Toni Matarrelli) La recrudescenza criminale che negli ultimi mesi sta piagando il capoluogo brindisino ed alcuni centri della provincia deve destare molta preoccupazione ed indurre a mobilitare senza più indugi le forze e le energie dello Stato democratico. Ciò non già perché la lunga ed intollerabile sequenza di episodi delittuosi di ogni genere – rapine a mano armata, assalti, furti, estorsioni, intimidazioni, truffe – turba la serenità dei cittadini, minando così fin nelle fondamenta la stessa natura fondante della convivenza civile; ma perché il dilagare imperterrito del fenomeno criminale, in mancanza di una adeguata risposta della controparte, rischia di far ammainare senza alcun ritorno i vessilli fondamentali della democrazia in provincia di Brindisi. Questa è la sola posizione possibile. Stupisce così quella di chi sottovaluta, mitiga o addirittura dissimula l’entità del problema, specialmente se dai più autorevoli pulpiti istituzionali. La partecipazione alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico da parte del vice ministro agli Interni Mauro Bubbico è certamente un segnale forte ed incoraggiante, ma non sufficiente. E’ necessaria – ed ancora sorprende come mai non sia già stata annunciata – la convocazione del Consiglio Comunale di Brindisi, massima espressione istituzionale della città, insieme ad una risposta univoca e perciò inequivocabile delle forze politiche presenti in quella assise. Va da sé, inoltre, che le grida d’allarme invano lanciate negli anni ai Governi nazionali per affrontare e risolvere le gravi carenze patite dalle Forze dell’Ordine territoriali in termini di entità del personale, incentivi, attrezzature, logistica, oggi necessitano di improcrastinabile attenzione. Soltanto una reazione coordinata e complessa dello Stato potrà fornire la soluzione al grave groviglio che si va profilando. Toni Matarrelli Deputato SEL, nella foto.
L’on. Matarrelli interviene sulla questione criminalità nel brindisino
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