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L’on. L’Abbate (Movimento 5 Stelle) ha presentato una interrogazione parlamentare sui Consorzi di Bonifica in quanto ravvisa profili di incostituzionalità della legge regionale “Norme straordinarie in materia di consorzi di bonifica commissariati” con cui la Giunta Emiliano intende risanare i Consorzi. “La normativa regionale a nostro parere violerebbe gli articoli 117 e 118 della Costituzione – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – poiché vi è una stretta connessione finalistica tra l’attività di bonifica integrale e la tutela del territorio e dell’ambiente. Da un lato, infatti, la ‘tutela dell’ambiente e dell’ecosistema’ costituisce espressione della potestà legislativa esclusiva dello Stato e, dunque, lo Stato può delegare le sole funzioni amministrative e non già quelle legislative. Inoltre – prosegue L’Abbate – anche se l’attività di bonifica vada considerata riferibile alla materia del ‘governo del territorio’, per la quale la Regione ha potestà legislativa concorrente, la legge regionale in questione si pone in contrasto con i principi fondamentali, ricavabili in materia dalla legislazione statale. Per questo – conclude il deputato 5 Stelle – ho presentato una interrogazione parlamentare indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nonché al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per chiedere di valutare di impugnare, ai sensi dell’art. 127 della Costituzione, la legge della Regione Puglia n. 1 del 2017”. “I consorzi, come gli ospedali – aggiunge il consigliere regionale Marco Galante (M5S) – sono stati lottizzati dalla politica, che scientemente hanno fatto fallire. Così sono giustificati nel passaggio di questi beni pubblici ai privati, come nella svendita dell’irrigazione della nostra Regione all’Acquedotto Pugliese”.