Il calvario è iniziato l’8 agosto. Sabato 22 ottobre dovrà tornare in sala operatoria. Rita all’ospedale di Francavilla Fontana sarà operata dal primario chirurgo Francesco Serinelli. “Che gli ha salvato la vita” dice il marito Carlo Caponegro che ha telefonato al cronista per incontrarlo. “Questa è la nostra sanità – racconta -. L’8 agosto ricoverai mia moglie all’ospedale Perrino di Brindisi con forti dolori addominali. Rimase 3 giorni in astanteria e successivamente fu spostata in Medicina all’ospedale di Mesagne. Anche quì fecero tutti gli esami di questo mondo per dimetterla 23 giorni. “Non ti preoccupare, mi dissero. Tutto è a posto. Tua moglie può tornare a casa. C’é ancora un pò di versamento che tuttavia è in via di esaurimento”. Carlo aspettò tre giorni e il lunedì successivo portò la signora Rita dal medico curante, il dott. Romeo Calcagli assieme al foglio delle dimissioni. “Doveva prescrivermi la terapia. Ma il dott. Calcagni si rese subito conto conto che mia moglie non stava bene. Chiamò il dott. Serinelli che la visitò il giorno stesso e la fece ricoverare d’urgenza per operarla di peritonite il giorno dopo”. Siamo arrivati al 10 settembre. Dopo 42 giorni Rita tornerà in sala operatoria sabato prossimo. “Perché quando fu operata si resero conto che c’era un carcinoma. Dagli esami della Pet è emerso che è necessario intervenire ancora”. E l’odissea continua.
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