Per restare sveglio era stato costretto a girare, accompagnato dal padre, in città e fuori per tutta la notte. Il giorno dopo doveva essere addormentato mentre sarebbe sottoposto ad un elettroencefalogramma. Invece quando Giacomo T. mesagnese di 17 anni al mattino si è presentato accompagnato dalla madre (perché il papà nonostante la nottataccia si è dovuto presentare sul posto di lavoro) ha trovato sulla porta del laboratorio dell’ex ospedale Di Summa un biglietto che comunicava che tutti gli esami del giorno erano rinviati.
“Dinanzi alle nostre proteste – ha detto la mamma di Giacomo – , ci è stato risposto che tutti erano stati avvertiti che non si sarebbero tenuti gli esami. Non è vero perchè noi non siamo stati avvertiti nè è vero che avevamo dato un numero di telefono sbagliato perchè abbiamo verificato presso l’ufficio prenotazioni che il numero telefonico dato era giusto”.
Malasanità, problemi tecnici, carenza di strutture: ma anche tanta irresponsabilità e scarsa professionalità da parte del personale. Giacomo dovrà tornare, dovrà restare sveglio ancora una notte per poter fare l’esame. Dinanzi ai problemi di salute, purtroppo, spesso non si può fare niente: ma la negligenza degli uomini, questa no, non si può sempre accettare passivamente.