Sulla questione vitalizi maturati per i consiglieri regionali che pubblichiamo a parte, interviene l’on. Matarrelli, già consigliere della Regione Puglia. Il suo nome non risulta negli elenchi dei beneficiati. “Non ci sono perché ho rifiutato il vitalizio – ci risponde mentre fa footing prima di partire nella tarda mattinata per Roma -. Sono uno dei pochi in Italia. Non ritenevo giusto che dopo 31 mesi, a 55 anni, avessi potuto percepire una pensione di 2500 euro netti al mese dopo esser stato pagato profumatamente. La mia fu una rinuncia definitiva nel senso che, anche volendo, non posso tornare indietro. Certo qualcuno mi può considerare uno stupido, ma io mi sento onesto in coscienza con me stesso. Il mio è stato un piccolo simbolo che resta nel tempo. Ho dato un esempio di cui non ho mai parlato”. E conclude: “Tutti devono dare una mano, piccola o grande che sia”. Questa la chiacchierata telefonica con l’on. Matarrelli.
Ma veniamo alla cronistoria prendendo dall’archivio. La Regione Puglia, come tutte le altre regioni, nel dicembre 2012, su indicazione del governo centrale, fece la legge per l’abolizione del vitalizio. Contestualmente venne abolito anche il vitalizio della Camera dei Deputati. Naturalmente restava inalterato quanto era stato maturato, sia alla Camera che alle Regioni. Matarrelli, prima di lasciare lo scanno di consigliere regionale per andare alla Camera dei Deputati, aveva superato i 30 mesi di legislatura e, per legge, aveva maturato il vitalizio di consigliere regionale. Attualmente chi è deputato di prima legislatura (Camera o Regione) non percepirà il vitalizio ma solo una pensione con il metodo contributivo. Come un comune lavoratore. Per un deputato dovrebbe essere minima, 6-700 euro mensili. C’é il rischio, pertanto, che Matarrelli, quando avrà compiuto 65 anni, debba andare …alla Caritas, come disse preoccupato l’on. Mastella, già ministro e attuale sindaco di Benevento. Quando fu approvata la legge ci fu grande polemica in quanto veniva abolito il vitalizio solo per chi sarebbe arrivato dopo. Matarrelli – in quella occasione – dichiarò che “nessuna norma avrebbe potuto mai abolire i vitalizi maturati perché la Corte Costituzionale avrebbe sempre bocciato (cosa che ha fatto anche per le riduzioni dei vitalizi) ogni legge che andava in quella direzione e quindi che l’unica strada vera e coerente se era reale la volontà di abolire quel privilegio era di fare rinuncia unilaterale”. Cosa che fece.
Questo l’elenco completo dei vitalizi con gli importi lordi, la data di ricorrenza e i beneficiari.