(il7 Magazine) L’ex parlamentare ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco. Guiderà una coalizione composta da ben nove liste civiche.
Chi è Toni Matarrelli e cosa fa nella vita di tutti i giorni? Sono un figlio di questa terra, durante gli anni dell’Università – sono laureato in Lettere – fui preso dalla passione per la politica ed ho percorso, com’è noto, una strada all’interno delle Istituzioni lunga praticamente vent’anni. Quando, per mia scelta, non sono stato occupato nella cosa pubblica, ho lavorato nel settore delle pubbliche relazioni, forte anche della rete di rapporti che ho costruito nel tempo.
Ma per lei la politica cosa è realmente? E’ il modo più alto per mettermi al servizio della comunità ed incidere in maniera proficua nei processi di evoluzione sociale.
E il potere? E’ lo strumento più difficile da maneggiare, utile nella misura in cui non se ne viene affascinati troppo o irretiti.
Se dovesse andare al ballottaggio potrebbe pensare a qualche apparentamento? O l’ipotesi è da escludere? Non riesco a prevederlo ma non avrei alcuna difficoltà ad apparentarmi con alcuni dei concorrenti perché per me sarebbe stato naturale allearmi già oggi con qualcuno di loro.
Perché ha scelto di candidarsi come Sindaco? In realtà lo avevo del tutto escluso, com’è noto ho provato fino all’ultimo a trovare una soluzione alternativa ed all’altezza della impegnativa sfida del governo di una comunità ricca e complessa come Mesagne. Ho dovuto alla fine accettare poiché l’invito a candidarmi è stato larghissimo e affettuosamente pressante. Sia da parte della ampia coalizione che mi sostiene, sia
dai diversi settori della società.
Qual è il significato del nome della coalizione per la quale si candida e quello del simbolo scelto? “InSintonia” è per affermare la mia e nostra consonanza con la parte maggioritaria della città, ma anche per assicurare un ascolto costante ed operoso dal giorno del mio insediamento a primo cittadino.
Che coalizione avete costruito? Abbiamo messo su una significativa rappresentanza della città, giovani, esperti, professionisti, esponenti qualificati e qualificanti dei settori produttivi, del mondo dell’associazionismo, delle agenzie formative. Sono particolarmente soddisfatto non soltanto perché 9 liste costituiscono un importante punto di forza, ma anche perché ad ogni incontro registriamo un entusiasmo speciale, ciascuno sta portando il suo piccolo o grande mattoncino per la elaborazione del programma.
Quali sono le linee guida del suo programma? Interverremo in ciascun settore, dapprima consolidando, mettendo in sicurezza gli aspetti già positivamente avviati, poi ribaltando le condizioni di ciò che non va e che rappresenta un freno per la città. Noi abbiamo un obiettivo molto chiaro che è quello di segnare una svolta, uno scarto in avanti per conquistare i vertici delle classifiche di vivibilità in Puglia. La mia motivazione e quella di questa enorme squadra che mi affianca è alle stelle.
Che tipo di squadra la affianca? Ho l’ambizione di poter dire che la mia squadra è questo piccolo grande esercito di oltre 100 persone, la mia idea è quella di coinvolgere più gente possibile anche nell’esercizio del governo, nell’ottica di una partecipazione diffusa e reale.
Quali sono i primi interventi pratici che farà per Mesagne? Partiremo immediatamente dal decoro urbano, con interventi mirati ed essenziali per rendere Mesagne accogliente a ridosso dell’estate, stagione che è cruciale per l’economia cittadina.
Chi vincerà le elezioni? Io mi sono fatto un’idea a riguardo, ma scaramanticamente preferirei non dirla.
Perché gli elettori dovrebbero votarla? Sono una persona perbene, so di avere le necessarie competenze.