“Il tavolo di confronto partecipato dai Consiglieri regionali delle Province di Brindisi e Taranto e coordinato dall’assessore regionale Dentamaro ha consentito di poter acclarare alcune verità incontestabili. La prima è già stata, ad una facile lettura, recepita dai cittadini dei due territori, forse ben prima che gli analisti ne cogliessero il senso stretto: il progetto di una provincia unica Brindisi-Taranto è fallito, mentre ancora qualcuno si accingeva a prefigurarlo.
Lo ha decretato il comune sentire della nostra gente, lo ha poi conclamato il dettato legislativo la cui norma non ha mai previsto il doppio capoluogo.
La seconda verità risiede tutta nella ferrea volontà degli enti locali di autodeterminare il proprio destino: giorno dopo giorno, i Comuni, attraverso i più diversi strumenti di partecipazione popolare, vanno esprimendosi assecondando volontà largamente maggioritarie ed affinità elettive. Così accade che una moltitudine di comunità brindisine abbia espresso la volontà prioritaria di edificare una provincia comune con Taranto e Lecce, e soltanto in subordine di aderire a quella di Lecce, qualcuna – magari per criteri di confini – orientandosi ad optare per Bari, ma nessuna, e ripeto nessuna, scegliendo a quella di Taranto.
In questo quadro di inequivocabile lettura, la stessa Taranto perderebbe peraltro – a norma di legge – i requisiti di costituire Provincia. Considerando poi che la stessa Provincia di Lecce, come tutte quelle disseminate sul suolo nazionale, è soggetta a riordino e quindi alla definitiva decisione del Governo centrale (e allora non potrà imboccare la via dell’autonomia dagli altri territori), emerge chiaramente come la sola ipotesi percorribile sia quella della macroprovincia estesa tra le coordinate di Brindisi, Lecce e Taranto, utile a mantenere una evidente unità storica e geografica, ma anche a rinvigorire le potenzialità sociali, economiche e culturali di questa splendida parte della Regione Puglia. Il quadro è delineato, convergendo il più ampio sentimento popolare con lo spirito ed il dettato della legge: anche se forse non risulterà gradito a quei pochi che spingevano per soluzioni verticistiche e prive di buon senso”.