Nonostante gli ulteriori tagli decisi dal governo, la giunta guidata dal sindaco Scoditti ha deciso di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini.
Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio preventivo 2012 proprio mentre il premier Monti prorogava la scadenza al 31 agosto certificando così il destino dei preventivi che non prevedono, ma al massimo regolano, l’attività finanziaria di un Comune. “I numeri per costruire i bilanci arrivano troppo tardi per le diverse manovre dei governi centrali e per le novità di grande rilievo, come l’Imu, che stravolgono le previsioni ordinarie”, spiega Gaincarlo Canuto, vice sindaco con delega al Bilancio.
Il dato più rilevante rimane sempre l’interminabile politica dei tagli realizzata dai vari Governi che, forse, consentirà il pareggio del Bilancio dello Stato, ma provocherà costi sociali molto elevati. Solo negli ultimi due esercizi lo Stato ha trasferito al Comune di Mesagne da sette a cinque milioni di euro, con un saldo negativo di 2 milioni. Manovre dei governi che colpiscono mortalmente gli Enti locali che nel taglio delle spese sono colpite per il 51% mentre lo Stato si taglia solo il 20% delle proprie spese. “Nel frattempo – aggiunge Canuto – per le nuove entrate previste dalle varie Finanziarie lo Stato percepirà nuove risorse per l’84%. Una ingiustizia colossale”.
In questo drammatico contesto la giunta Scoditti non aumenta, come sono costretti a fare la gran parte dei Comuni italiani, la pressione fiscale sui cittadini, scaricando su di essi il costo di queste manovre. Almeno per questo anno. Per la giunta Scoditti è il secondo anno consecutivo in cui non aumenta l’addizionale Irpef che resta allo 0,05% che poteva arrivare allo 0.08%; l’Imu è rimasta invariata rispetto alle aliquote previste dal decreto Monti; la Tarsu nonostante la “rivoluzione” fatta nel sistema di raccolta dei rifiuti urbani sarà a costo zero per i cittadini; nessun aumento dei ticket per i servizi a domanda individuale (asilo, mensa, trasporto) e ulteriore riduzione del ticket per le società sportive; abbattimento del canone occupazione suolo pubblico per le attività commerciali fino al 60%; mantenimento per le attività industriali della ulteriore detrazione su passi carrabili e nella raccolta rifiuti.
“Tutto ciò è stato possibile grazie allo straordinario lavoro svolto dagli Uffici Finanziari e Tributari, dal dr. Siodambro e dalla d.ssa Gioia, per una riduzione costante della spesa superflua e un recupero della evasione”, continua Giancarlo Canuto. La Tarsu non aumenta perché sono stati recuperati 100mila mq ed è stata recuperata un milione e duecentomila euro di Ici arretrata.
Sul fronte delle uscite con le poche risorse disponibili saranno garantiti i servizi essenziali e assegnate ulteriori risorse alle famiglie in difficoltà. Restano, per ora, intangibili gli oltre 800mila euro di avanzo 2011 per prudenza di gestione e per verificare l’esito di una antica vertenza giudiziaria tra il Comune e l’ex Euroinvest, sui suoli dove ora è insediata l’Auchan, che pare destinata a una definitiva transazione.
Le spese di investimento riguarderanno: il co-finanziamento per la rigenerazione urbana dell’ex campo sportivo in via Sasso per € 217 mila; ulteriori 100 mila € per il definitivo trasferimento dei vigili urbani presso l’ex scuola Marconi; 46mila €, che uniti agli 80 mila già ricavati da una convenzione con l’unico impianto fotovoltaico in attività superiore ad un mega, consentirà la realizzazione di una sala mensa presso la scuola materna “Mirò”; 150mila € per la messa in sicurezza della scuola Carducci e 50mila € per l’area mercatale di via Brodolini, 38mila € per la definitiva messa a norma del Palazzetto dello Sport; € 150 mila per co-finanziare un progetto di ristrutturazione delle strade rurali per un totale di 650mila €; 75mila € per l’adeguamento delle condutture elettriche e di calore di palazzo di città che usufruirà di un impianto solare per la produzione di energia e quindi per il risparmio sui costi.
Per le spese correnti, oltre ad aver mantenuto tutti gli stanziamenti ordinari per le varie manutenzioni, queste l scelte più significative: 30 mila euro per le borse di studio per gli studenti della scuola dell’obbligo dopo che per la prima volta la Regione non finanzierà più questo delicatissimo settore che garantisce il diritto allo studio, oltre a 42mila euro per i libri di testo; 28 mila € per gli anziani di pubblica utilità; 480 mila, anziché 350, per la mensa scolastica allargata a più utenti; 308mila per l’asilo nido; 55mila euro per le attività di promozione turistica e 30mila per i percorsi di legalità; 30 mila euro per gli stage formativi per i giovani; quasi 700 mila euro per il ricovero di minori e anziani in strutture protette; 300 mila euro per il sostegno alle famiglie di cui 50mila in borse lavoro.