“Mesagne Bene Comune” aderisce alla manifestazione per la chiusura della centrale di Cerano di sabato 28 ottobre. I recenti studi epidemiologici sugli effetti dell’inquinamento industriale sulla popolazione della provincia di Brindisi confermano quanto da tanti denunciato negli anni, la correlazione tra emissioni dirette e patologie. L’esposione agli inquinanti industriali causa un aumento delle patologie cardiache, respiratorie, delle malformazioni, della mortalità per tumore. Rischio che è maggiore nelle persone con un reddito basso e che vivono nei quartieri meno ricchi. “Pensiamo sia giunto il momento di far pagare ai colpevoli i danni, prima che abbandonino e delocalizzino la produzione, scappando altrove. Non facciamoci ingannare dall’ennesima chimera di chi ha spacciato per sviluppo l’industrializzazione degli anni 50 e 60 lasciandoci disoccupazione ed emigrazione. Parteciperemo con il nostro striscione al corteo di sabato 28 ottobre chiedendo di dismettere, bonificare e restituire il territorio ai cittadini. Voltare pagina è l’unica opportunità per recuperare le tante potenzialità del nostro territorio”, sostengono gli aderenti a “Mesagne Bene Comune”.
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