Una forma di protesta studiata (visti i precedenti) contro il precariato. Riflettiamo su un film già visto, non solo a Mesagne, ma tutta l’Italia. Può una Istituzione, in questo caso un Comune, consentire queste forme di precariato in un appalto pubblico di milioni di euro? Senza parlare poi dei sindacati sui quali stendiamo un velo pietoso.
I fatti. Questa mattina alle ore 7 Emilio Profilo, sposato con 2 figli, dipendente della Teknoservice, azienda che opera sul territorio per la gestione rifiuti, è salito sul tetto del Comune ed ha minacciato di buttarsi nel vuoto se non fosse stato ascoltato e risolto il suo problema di lavoratore precario. Subito sono accorsi polizia, carabinieri, vigili urbani, vigili del fuoco, ambulanze, e tantissimi curiosi. Piazza Garibaldi è diventata un set cinematografico anche per i cronisti del posto. E’ stata transennata e chiusa al traffico, creando non pochi problemi ai numerosi pullman di servizio che collegano Mesagne con Brindisi e le città limitrofe. La situazione si è protratta sino alle ore 10 quando, finalmente, Profilo ha desistito dal suo intento, è sceso dal tetto del Comune ed ha avuto un colloquio con il sindaco Matarrelli prontamente accorso in Municipio.
Emilio, fa parte di un gruppo di sei dipendenti della Teknoservice (gli altri sono Bianchetto, Grande, A. e C. Galloni e Rini), che nonostante siano assunti a tempo indeterminato, lavorano solo tre giorni la settimana e, naturalmente, hanno stipendi di fame. La protesta di Emilio è scoppiata quando l’azienda ha assunto part-time altri lavoratori, residenti anche fuori provincia. “Perché assumere altri lavoratori stagionali per coprire le ore di servizio? Perché non ci fanno lavorare per sei giorni. Noi siamo assunti a tempo indeterminato ma solo per 3 giorni la settimana per un totale di 19 ore settimanali”.
Quando si sono ritrovati li senza passare da un concorso pubblico, questo significa selezione pubblica: ovvero non hanno tolto ad altri per dare a loro, vi è piaciuto? Potevate impegnarvi di più che chiedere lavoro a qualcuno.