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Leggiamo sul sito istituzionale del Comune: “Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale esprimono a nome dell’intera Amministrazione Comunale felicitazioni al consigliere comunale Francesco Mingolla (nella foto) per l’avvenuta elezione a Consigliere Provinciale”. Mingolla fa parte del Partito Democratico ed è consigliere comunale di opposizione. Strano che sul sito del Partito Democratico di Mesagne la notizia non sia stata riportata. Ci sono solo interessanti notizie di stampa e la lettera del consigliere Orsini sullo striscione per Giulio Regeni.
L’elezione di Mingolla nell’assise provinciale (per quanto conti oggi la Provincia) appare cosa utile per la città che da oggi è rappresentata a livello nazionale con Matarrelli, regionale con Vizzino e ora anche a livello provinciale con Mingolla. Quale sarà il ruolo del neo eletto in Provincia lo sapremo nei prossimi giorni. Mingolla ha un ottimo rapporto con il presidente Bruno che, all’epoca di Ferrarese presidente della Provincia, era con lui in giunta. Certo è che, forse, se ci fosse stato un mesagnese nel governo della provincia l’ufficio di collocamento non sarebbe stato chiuso. Tanto per dirne una. Adesso speriamo che venga completata, una volta per sempre, la circonvallazione.
Tutti gli undici elettori della maggioranza al Comune di Mesagne hanno votato compatti Mingolla. Compresi il sindaco Molfetta e, addirittura, l’ex Missino-Alleanza nazionale-Forza Italia, Giuseppe Semeraro, presidente del consiglio comunale. Gli “undici” si sono dati appuntamento al seggio domenica pomeriggio alle ore 18.00 per votare l’unico rappresentante mesagnese in lista. Sembra addirittura che Matarrelli e compagni abbiano fatto propaganda elettorale per Mingolla nel senso che gli hanno trovato dei voti fuori dall’ambito comunale. Dei 24 voti presi da Mingolla ben 14 sarebbero di marca “Matarrelli”. Tre in più degli undici della maggioranza mesagnese. Per onor di cronaca dei 17 votanti mesagnesi Mingolla ha ottenuto 16 voti. E’ mancato solo quello di Mauro Resta che ha fatto una scelta diversa, contrariamente a Dimastrodonato che ha votato Mingolla.
Che dire? Non c’è dubbio, è stato un bell’esempio di compattezza dei politici locali. Una volta tanto. E adesso? Che cosa vuol dire tutto questo, non ci è dato sapere. Noi ci limitiamo a leggerlo come un segnale di distensione e di collaborazione tra maggioranza ed opposizione. Se poi ci sarà contropartita lo sapremo nei prossimi mesi. Di fatto Mesagne ha un rappresentante in Provincia.
E il Pd? Non sappiamo se la candidatura di Mingolla sia partita dalla segreteria del partito. Certo è che il presidente Bruno, sapendo che su Mingolla sarebbero potuti arrivare ben 11 voti in più, non ci ha pensato due volte a candidare il suo ex vice presidente.
Mingolla eletto in Consiglio provinciale con i voti di Matarrelli
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A me queste “votazioni” di rappresentanti istituzionali fatte da nomenclature e non dalla popolazione fanno accapponare la pelle!
E una legge fatta dalle nomenclature, quella di far eleggere ai capi chi doveva andare in parlamento prima e ora in questa proforma di cosa che si chiama provincia.
ma vi siete dimenticati quando chi cercava i voti alla popolazione rimaneva con le sue facce appese sui tabelloni elettorali? una volta… due.
eheheh si, sotto la villa…