Una pattuglia della Guardia di Finanza ha fermato e multato una giovane parrucchiera abusiva che con un borsone pieno di prodotti e di attrezzatura professionale era appena uscita da un condominio dove si era recata a casa di una cliente. E’ accaduto ieri mattina a Mesagne al rione Seta, intorno alle ore 10,30. M.C., 25 anni, borsa a tracollo, era appena uscita da un portone condominiale quando, purtroppo per lei, transitava una pattuglia delle Fiamme Gialle. I militari si sono subito insospettiti, si sono fermati, e hanno chiesto alla giovane il contenuto del borsone e da dove veniva. Nel borsone i finanzieri hanno trovato shampi di varie marche, tinture per i capelli ed attrezzatura da parrucchiera. Alle domande dei finanzieri la ragazza, rossa in viso, ha iniziato a balbettare e non è riuscita a trovare una credibile motivazione. Alcune contraddizioni e poi la verità. “Non ho lavoro e per aiutare la famiglia mi adatto a fare qualche messa in piega, tintura e acconciatura a casa di persone amiche”. Una giustificazione che non ha convinto i finanzieri che hanno spiegato alla ragazza che il suo è un lavoro nero e che evade il fisco. Hanno stilato un verbale dell’ammontare di circa 2 mila e 500 euro per frode fiscale. Hanno sequestrato una agenda piena zeppa di nominativi e appuntamenti a conferma che la ragazza aveva un consistente giro d’affari.
Il fenomeno delle sempre più numerose parrucchiere che prestano i servizi presso le abitazioni dei clienti è stato più volte sollevato dalle associazioni di categoria che hanno sottolineato i rischi che corrono coloro che si affidano a parrucchiere improvvisate. Non solo. Conti alla mano il risparmio ricavato da queste prestazioni abusive sarebbero davvero irrisori dovendo il cliente calcolare le spese di corrente elettrica, asciugamani, acqua e prodotti che acquistano in proprio o dalle parrucchiere abusive. Il tutto a svantaggio dei parrucchieri che con posto fisso sono soggetti a controlli e spese di gestione sempre più onerosi.
E’ ormai guerra aperta contro l’abusivismo di parrucchieri per donna ed estetisti. Due i punti cardine della campagna pubblicitaria per stroncare questo fenomeno: il diritto alla salute del cliente, l’obbligo di ogni cittadino a pagare le tasse. Le parrucchiere ed estetiste abusiva danneggiano sia le imprese rispettose delle regole, sia i cittadini considerati i rischi sul fronte igienico-sanitari. La manodopera a basso costo è molto spesso il frutto dell’utilizzo di prodotti di provenienza incerta, spesso privi del marchio Cee e acquistati a prezzi enormemente inferiori.
Multata parrucchiera abusiva
Post precedente
Il Movimento 5 Stelle di Mesagne denuncia
Iscriviti
1 Comment
il più vecchio