I LETTORI CI SCRIVONO Ho pagato due multe, per un amontare di oltre 60 euro, per un errore di comunicazione tra il Comando della Polizia Locale e l’Ufficio Tecnico Comunale. Ripeto io ho pagato, ma farò ricorso per impugnare un provvedimento illegale. Mi spiego. Martedì 17 luglio, ultimo giorno della Festa Patronale, in occasione del concerto di Suor Cristina che si è tenuto la sera in Piazza Vittorio Emanuele II, sul primo tratto di via Ten Roberto Antonucci erano stati apposti segnali temporanei di divieto di sosta. Segnali che sono stati messi solo la mattina del 17 e non 24/48 ore prima, come vuole la legge. Chi aveva parcheggiato la sera prima non sapeva che il giorno dopo ci sarebbe stato il divieto. Avrei potuto fare ricorso al Giudice di Pace. Spesso però la gente per evitare perdite di tempo e lungaggini burocratiche finisce col pagare. La comunicazione trasmessa tramite Pec dal Comando della Polizia Locale all’Ufficio Tecnico Comunale è avvenuta la sera del 13 luglio quando l’ufficio era già chiuso. Il 14-15 e 16 luglio l’ufficio è rimasto chiuso per cui la posta Pec è stata presa solo il martedì 17 ed i divieti temporanei sono stati messi nella mattina del 17 e non minimo 24 ore prima. Mi chiedo perché l’ordinanza non è stata fatta con largo anticipo sapendo da tempo che il 17 alle ore 21 ci sarebbe stato il concerto di Suora Cristina? Questo significa che c’é scarsa comunicazione tra gli uffici comunali. Le conseguenze, però, le pagano i cittadini. E questo non va bene.
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