Natalino Vincenti, 53 anni, disoccupato, ieri pomeriggio si è fermato con un cartello appeso al collo dinanzi al municipio per protestare contro chi in campagna elettorale gli aveva promesso di trovargli un posto di lavoro. Natalino mostra i biglietti elettorali di chi lo aveva assicurato che si sarebbe interessato. Invece…”Invece adesso passate le elezioni sono spariti tutti. Io ho bisogno di un lavoro, qualsiasi, anche il più umile, perché non posso continuare a vivere di elemosina”.
Lo sfortunato cittadino ha alcune patologie e non ha i soldi per curarsi. I Servizi Sociali del Comune – sostiene – gli hanno chiuso le porte in faccia e non sa come sfamarsi. Vive in conflitto con un fratello cardiopatico che percepisce una pensione di 280 euro al mese.
Natalino Vincenti, una vita da emarginato
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