Ieri sera presso il Centro Studi Antonucci di Mesagne la scrittrice Bianca Tragni ha presentato “Nicolino va alla guerra”, il romanzo di 254 pagine di un giovane agricoltore di Altamura nella fornace della Grande Guerra. Il coinvolgente racconto dell’autrice é stato uno spaccato storico-sociale sugli usi e costumi contadini, nel passaggio epocale e di classe, dalla aristocrazia parassitaria alla borghesia agraria in Puglia. Non solo. Ha spiegato la prima guerra mondiale vissuta da un protagonista. Nicolino nasce ad Altamura nel 1898, cresce in una famiglia dedita al lavoro agrario. Il romanzo di Bianca Tragni entra anche nei dettagli storici, strategici, tattici di una guerra ricordata come “Grande”, combattuta tra le trincee dell’Isonzo, Tagliamento e Piave: bombe, granate e gas velenosi. L’importanza delle Crocerossine, della posta ricevuta, i generali Cadorna, Diaz, la battaglia sul Piave e la vittoria di una guerra affrontata da valorosi contadini e da generali incapaci, Trento e Trieste liberate. Nella mattinata l’autrice ha incontrato i ragazzi dell’Epifanio Ferdinando, indirizzo Commerciale, con i quali ha cantato la canzone del Piave.
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