Subito dopo il risultato del primo turno, molti hanno dato per siglato un accordo tra Matarrelli e Calabrese. Invece non è niente vero. La coalizione “InSintonia” del candidato sindaco Matarrelli in questi giorni ha continuato a lavorare autonomamente incontrando i mesagnesi nei caseggiati rionali. La stessa strategia è stata utilizzata da Rosanna Saracino che con i suoi collaboratori ha bussato alle porte dei cittadini per chiedere un ulteriore sforzo ed il sostegno per domenica 9 giugno.
Gli altri, il centro destra di Carmine Dimastrodonato, i pentastellati di Carlo Ferraro e gli amici di Calabrese sono stati spettatori. Ma domenica dovranno tornare alle urne per scegliere tra Matarrelli e Saracino.
“Noi lasceremo i nostri amici-elettori liberi di fare la loro scelta autonomamente”, dichiara Antonio Calabrese. “Io, purtroppo, non avrò un seggio in Consiglio comunale per cui non potrò incidere sui numeri della massima assise”. Poi fa una considerazione. “Negli ultimi due anni del governo Molfetta la sua stessa maggioranza è stata molta litigiosa. E, infatti, la legislatura è finita anzitempo. Poi la litigiosità è continuata in campagna elettorale durante la quale – per responsabilità soprattutto dei due maggiori competitor – hanno sparso molto veleno che ha infastidito la cittadinanza. A chi conviene continuare a litigare. Non possiamo permettercelo. Mesagne ha assoluto bisogno di governabilità che – badi bene – è diverso dalla stabilità. La legge permette che ci possa essere la cosiddetta “Anatra zoppa” con Sindaco di una coalizione e maggioranza in Consiglio comunale della coalizione opposta. Ma a chi giova? Non certo alla città che ha bisogno di veder risolti i tanti problemi che stanno sul tappeto da tempo”. Per avere la governabilità è necessario che dalle urne di domenica esca il Sindaco che ha la maggioranza in Consiglio comunale. Al primo turno ha vinto la coalizione di Matarrelli. “Non ho detto questo – ci interrompe Calabrese -. La gente può votare come crede. Se crede che Rosanna Saracino possa interpretare meglio di Toni Matarrelli la figura di primo cittadino la voti. Noi voteremo senza dare indicazioni e ognuno secondo una propria visione. Poi, però, ci si metta a lavorare per il bene del paese da qualsiasi posizione”.
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito. Anche Carmine Dimastrodonato – amareggiato per non aver ottenuto al primo turno i consensi che si aspettava – lascerà liberi di votare i suoi elettori. “Purtroppo i mesagnesi ancora una volta hanno avuto paura di votare e nel segreto dell’urna non hanno confermato quanto sostenevano in piazza e nelle case. Io propongo di lasciare da parte gli schieramenti politici e di mettersi tutti insieme dandosi alcune priorità. Solo così si potranno affrontare e avviare a soluzione i tantissimi problemi che affliggono da anni la nostra città”.
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