(di Norma De Francesco) Il 4 e 5 febbraio alla scuola elementare “Giovanni Falcone” di Mesagne si è tenuto il seminario “Bambine-bambini ,Ragazze-ragazzi di fronte alla Shoah” con la presenza preziosa di Nando Tagliacozzo , educatore, studioso e testimone della Shoah. Il corso di formazione si inserisce nel “percorso della memoria” attuato dalla Scuola Secondaria di 1°grado “Tommaso Fiore” di Bari (dirigente L. Positò) e dal Secondo Circolo Didattico “Giovanni XXIII” di Mesagne.(dirigente E. Marinò)
Si tratta di un percorso formativo di ricerca –azione e riflessione metacognitiva rivolto alle scuole di ogni ordine e grado che si pone in modo alternativo all’utile ma riduttiva celebrazione del 27 gennaio perché rimanda ad un supplemento di riflessione rispetto a noi stessi, alla nostra vita, a quella delle generazioni giovanili ed a quelle che verranno. Ancora oggi nella società e nel nostro territorio molti sono gli esempi di intolleranza e di discriminazione sia a grandi livelli, ma anche tra i ragazzi. E’ da tempo che ormai si rilevano tra i giovanissimi atteggiamenti discriminatori anche appartenenti a ragazzi che provengono da “buone famiglie”…la situazione è ulteriormente aggravata da un atteggiamento non dialogante. L’educazione alla memoria non può essere solo “pura emozione” ma il rigore storico deve accompagnare e sostenere la testimonianza diretta. Chi erano gli Ebrei veramente? Cosa sappiamo di loro? E la Shoah come va considerata? Quale è il contesto storico e geo-politico che l’ha determinata? Questi ed altri interrogativi aperti…vengono proposti in un percorso che parte da ciò che si fa nelle scuole (sia pure in modo sporadico e frammentato) per “sistemarlo” e collocarlo in un cammino che prenda forma e significato man mano che si lavora attraverso una consapevolezza individuale e collettiva.
Il percorso accogliendo le istanze presenti nelle Indicazioni 2012 (a proposito di Nuovo Umanesimo) le collega con l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione , in un ottica di una dimensione sia integrata (interna alle discipline storico-geografico-sociale), sia trasversale,(che riguarda tutte le discipline) in riferimento a tutti i contenuti costituzionalmente sensibili e suscettibili di “educare la personalità dei nostri alunni in tutte le dimensioni” .Il seminario si propone di fornire elementi contenutistici e competenze metodologiche nel quadro di una ricerca-azione che, da un lato non trascuri la unicità della Shoah , ma dall’altro la connetta con il lavoro di educazione democratica all’interculturalità ed ai valori della Costituzione della Repubblica. Il Corso si avvale delle collaborazioni dell’associazione professionale Proteo Fare Sapere, dell’associazione Casa Di Vittorio e Centro Sociale Evangelico Valdese di Cerignola (Foggia). dell’Istituto Pugliese di Storia dell’antifascismo e dell’ Italia contemporanea di Bari e dell’assessorato al Mediterraneo e all’Istruzione della regione Puglia.
La scuola, in quanto agenzia formativa integrata con il territorio e con la società, deve ri- pensare e dare forma allo sviluppo della Persona, si interroghi e compia una riflessione più ampia.
E se, come afferma Canevaro , l’autonomia individuale, scolastica e sociale cresce conoscendo i propri limiti, costruiremo “le buone prassi di scuola” a partire dall’ esistente, anche perché rivolgendoci alla scuola come realtà complessa in cui talvolta bisogni e risposte son lontani fra loro, evitiamo di compiere operazioni riduttive, forse capaci di renderci più comprensibile un fatto o un fenomeno, ma anche capaci di cancellarne le implicazioni e le correlazioni .
L’educazione inclusiva ha bisogno di una raccolta paziente e creativa di pezzi di cultura e di diversificazione di domande e di risposte, rielaborate, messe in interazione tra loro, contaminate.
Si tratta di un cammino lento, faticoso fatto di dubbi ed interrogativi teso non a fornire risposte definitive ma sentieri dinamici e perfettibili urgenti per la crescita umana e culturale di ciascuno e di tutti.