Il presidente di ItaliAbile Cosimo Lupo (nella foto): “Non vengono rispettate le leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche”. I disabili promettono battaglia senza quartiere e si rivolgono in Procura. Con il convegno in programma a Brindisi il 24 novembre prossimo presso Palazzo Nervegna con inizio alle ore 10.30, ItaliAbile Onlus chiederà a tutti i Comuni della Provincia di Brindisi, invitati per l’occorrenza, di predisporre un piano Peba per l’eliminazione delle barriere architettoniche che di fatto non esiste in nessun Comune. Come? Illustrando che cosa è il Peba, come lo si scrive, come accompagnare i Comuni nella adozione di questo strumento legislativo voluto da una legge del 1986 e come ottenere i finanziamenti. E’ questo il motivo per il quale ItaliAbile ha presentato, ancora il mese scorso, un esposto alla Procura di Brindisi per violazione di legge sulla adozione del Peba e abuso d’ufficio. Ci sono delle leggi, vanno rispettate – sostiene il presidente Cosimo Lupo-. Ogni giorno i disabili toccano con mano la non osservanza delle leggi e mi rendo sempre più convinto che le leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche sono forse tra le meno rispettate dagli amministratori pubblici. Ogni giorno ci trovano a combattere contro le barriere architettoniche: scalini per entrare negli edifici, mancanza di pedane che facilitano l’accesso alle carrozzine, marciapiedi e strade sconnessi, vero pericolo non solo per i disabili ma per tutti di cittadini. Ma anche nessun tipo di accorgimenti per tutelare i non vedenti e sordomuti. Per non parlare poi di nessun programma di sprono, di inserimento di cittadinanza attiva nei vari settori come lo sport, se non quelli di puro intervento assistenzialistico che ItaliAbile rifiuta a priori. Eppure le leggi esistono, sia nazionali che regionali e in esse sono indicate norme, procedure e finanziamenti per abbattere le barriere architettoniche sia per gli enti pubblici che per i privati cittadini. I genere gli amministratori rispondono che non ci sono soldi, che non ci sono risorse economiche. Ma che tipo di risposta è questa! Ma perché in campagna elettorale fanno promesse di abbattimento e poi ci dicono che non ci sono soldi? Qui comunque siamo di fronte ad una legge e l’unica promessa è quella di rispettarla!”.
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